Salesforce State of Marketing 2024: l’AI tra priorità e sfide per i marketer italiani

I professionisti del marketing considerano l’implementazione dell’intelligenza artificiale come la loro massima priorità. Tuttavia, la vera sfida risiede nel farlo correttamente. Questo è il quadro delineato dalla nona edizione del report State of Marketing di Salesforce, che ha coinvolto oltre 4.800 leader del settore in 29 paesi e sei continenti, tra cui 250 in Italia.

A tutta AI: nuove priorità e sfide per i marketer italiani

In un contesto dove i consumatori sono sempre più informati ed esigenti, i marketer devono rispondere con processi rapidi ed efficaci. L’intelligenza artificiale viene vista come un mezzo cruciale per personalizzare e aumentare l’efficienza delle campagne di marketing. Grazie all’AI Generativa si punta anche a stimolare la creatività. Tuttavia, le difficoltà legate all’unificazione, integrazione e sicurezza dei dati stanno rallentando i progressi.

Non è assurdo pensare che l’AI oggi rappresenti sia una priorità che una sfida per i CMO italiani. L’AI generativa offre enormi opportunità per connettersi meglio con i clienti, ma richiede una gestione ottimizzata dei dati per realizzarne appieno il potenziale. Solo così sarà possibile creare percorsi personalizzati che aumentano la fedeltà e le vendite.

Le nuove tendenze rilevate da Salesforce nel mondo del marketing

Il rafforzamento delle basi dati. Il 60% dei marketer italiani ha accesso a dati in tempo reale, ma solo il 35% è soddisfatto della capacità di unificare queste informazioni. La dipendenza dal team IT è ancora forte, con il 60% dei professionisti che necessita del loro supporto. Secondo l’indagine, in media vengono utilizzate 10 tattiche diverse per raccogliere dati, e quelli provenienti dal servizio clienti sono i più comuni.

Intelligenza artificiale e fiducia. Il 74% dei marketer italiani sta sperimentando o ha già implementato l’AI nei propri flussi di lavoro. I team di marketing più performanti sono tre volte più propensi ad aver integrato completamente l’AI rispetto a quelli meno performanti. Gli usi principali dell’AI includono la gestione di offerte in tempo reale, la previsione del comportamento dei clienti e la generazione di contenuti.

La personalizzazione completa come un work in progress. Per rispondere alle aspettative dei clienti, i marketer stanno andando oltre le segmentazioni generiche, adottando indicatori più specifici come preferenze individuali e interazioni passate. I team di marketing più performanti in Italia applicano la personalizzazione su una media di cinque canali, rispetto ai tre canali dei team meno performanti.

La ricerca di analisi unificate. Nonostante il 91% dei marketer affermi di avere una chiara visione dell’impatto del marketing sui ricavi, solo il 40% riesce a monitorare il Customer Lifetime Value (CLV) dei clienti, evidenziando una difficoltà nell’ottenere una visione olistica e a lungo termine dei dati.

Account-Based Marketing (ABM) e programmi di fidelizzazione. L’adozione di strategie come l’ABM e i programmi di fidelizzazione è in crescita, ma la completa integrazione dei dati rimane una sfida. Solo il 57% dei marketer italiani ha integrato completamente i dati di fidelizzazione e solo il 33% rende accessibili le funzionalità dei programmi da tutti i touchpoint. Inoltre, sebbene il 58% utilizzi l’ABM per acquisire nuovi clienti, meno della metà lo impiega per upselling e cross-selling.

Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare il report completo a a questo link.

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