Sembra avvicinarsi la quotazione londinese di Shein. Secondo Bloomberg, il dragone del fast fashion avrebbe reclutato altre due banche, Barclays e Ubs, per il proprio sbanco sul London Stock Exchange attraverso una Ipo che potrebbe valutare l’e-tailer a basso costo 50 miliardi di sterline (circa 59,8 miliardi di euro). Si potrebbe trattare di una delle più grandi quotazioni a Londra degli ultimi anni, ossera ancora l’agenzia di stampa. Tutti i soggetti coinvolti avrebbero per il momento rifiutato di fornire commenti al riguardo.
L’operazione è da tempo in cantiere per il colosso cinese, che aveva iniziato a lavorare a uno sbarco sul London Stock Exchange già all’inizio dell’anno, accantonando, almeno temporaneamente, la prospettiva di una quotazione a Wall Strett diventata troppo complessa a causa delle tensioni tra Cina e Stati Uniti e le resistenze della Securities and Exchange Commission. Anche la quotazione a Londra, tuttavia, è ancora in attesa di ricevere le approvazioni normative in Cina e Regno Unito, ma sembrerebbe procedere verso una concretizzazione, nonostante il ritardo rispetto alla data originariamente pronosticata (che vedeva Shein quotarsi in Borsa già alla fine di maggio).
Shein si era lasciata alle spalle un 2023 da 45 miliardi di dollari (circa 41 miliardi di euro) di ricavi e e profitti per 2 miliardi. Nel Regno Unito, in particolare, il player ha visto i suoi ricavi aumentare del 38% nel 2023 rispetto all’anno precedente, secondo quanto depositato la scorsa settimana presso la Companies House (registro britannico delle imprese, ndr). Tra i traguardi dell’anno trascorso nel Paese che dovrebbe ospitare il suo debutto in Borsa ci sono stati anche l’apertura del suo ufficio di Manchester e l’opening di pop-up in tutto il Regno Unito.