Colombo Industrie Tessili investe su arte e valorizzazione del territorio. “Vogliamo raccontare il mondo del tessile e della manifattura in una veste diversa, che non sia rivolta solo agli addetti ai lavori ma a tutti, soprattutto ai giovani, che vorremmo ne cogliessero il fascino e l’attrattiva”, ha raccontato a Pambianconews Stefano Colombo, presidente della storica azienda comasca che sta partecipando alla mostra ‘Orditi – Ico al Baradello’, aperta al pubblico presso il Castel Baradello di Como fino al prossimo 3 novembre.
L’esposizione, curata in collaborazione con Slow Moon Art, Slow Lake Como e il Parco Regionale Spina Verde, riunirà opere di quattro artisti internazionali: Paola Alborghetti, Eckehard Fuchs, Valerio Gaeti e Yari Miele. Ai loro lavori si aggiunge il contributo di Colombo Industrie Tessili che attraverso un minuzioso processo di tessitura ha riprodotto alcuni degli schizzi e disegni (provenienti dalla Pinacoteca civica di Como) del celebre architetto Ico Parisi.
La decisione di prendere parte a questo evento culturale nasce proprio dal proposito, da parte del player, di avvicinare il mondo del tessile a iniziative che sappiano combinare arte, innovazione e cura del territorio. Oltre a mettere a disposizione il know-how dell’azienda, in questo caso al servizio del lavoro di ricreazione delle opere.
“Avevamo già collaborato con degli artisti – racconta ancora Colombo – ma questo è il primo progetto che prenda forma in una location così prestigiosa e significativa per la nostra città, che gli conferisce una connotazione immersiva: è una piccola passeggiata quella necessaria per raggiungere il castello, ma è uno sforzo che permette un’immedesimazione con le opere e con il luogo che le ospita”. Aggiunge ancora il manager: “Lo stesso Ico Parisi non era comasco ma Como lo ha molto significativamente ispirato. Sia il soggetto sia la location, dunque, sono coerentemente in sinergia per rappresentare lo spirito di un territorio, il nostro, che vogliamo valorizzare”.
Si tratta, dunque, di un mutuo scambio tra aziende e beni culturali: se le prime beneficiano della possibilità di raccontarsi e farsi conoscere fuori dai confini della filiera, il territorio ne guadagna in visibilità e prestigio. Una dinamica virtuosa, sottolinea Colombo, che troverà seguito nella strategia aziendale: “Abbiamo ricevuto un riscontro positivo sia da parte delle persone che finora hanno visitato la mostra sia da parte delle istituzioni coinvolte: tutti si sono mostrati entusiasti. Sicuramente saremo pronti a cogliere altre opportunità di questo tipo sul territorio”.