Nel terzo trimestre 2024 il gruppo Salvatore Ferragamo ha realizzato ricavi consolidati pari a 221 milioni d euro, in calo del 9,6% a cambi correnti (-7,2% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al 30 settembre 2024 invece i ricavi consolidati sono stati pari a 743,8 milioni di euro, in calo dell’11,9% a cambi correnti, (-9,8% a cambi costanti) rispetto ai primi nove mesi del 2023.
L’area Emea, nel Q3 2024, ha registrato un aumento delle vendite nette dello 0,6% (+1,2% a cambi costanti) grazie alla solida performance del canale primario, mentre il canale secondario ed il canale wholesale hanno registrato un calo mid-single digit. Nei nove mesi invece le vendite, pari a 184,5 milioni, sono diminuite dell’11,5% sia a tassi di cambio correnti che costanti a causa del canale wholesale in calo del 28% a cambi costanti, anche a causa della performance negativa registrata nel Q1 dovuta alla difficile base di confronto rispetto allo scorso anno, mentre il canale direct to consumer è aumentato del 4,5% a cambi costanti rispetto ai primi nove mesi del 2023.
L’area del Nord America ha registrato, nel terzo trimestre un calo del 7,4% (-7,9% a cambi costanti) impattato da una performance negativa del canale secondario e del business wholesale, mentre la performance del canale dtc primario, a tassi di cambio costanti è stata in linea con lo scorso anno. Nei primi nove mesi del 2024 le vendite, pari a 207,7 milioni di euro, sono calate del 6,1% (-6,4% a tassi costanti).
L’area Asia Pacifico ha registrato, nel terzo trimestre, vendite nette in calo del 20,9% (-20,5% a tassi di cambio costanti). Nei primi nove mesi l’area ha registrato un calo pari al 18,1% (-16,7% a tassi costanti) raggiungendo i 216,1 milioni. Il mercato giapponese nel Q3 ha riportato un aumento delle vendite del 3,4% (+6,7% a tassi costanti) grazie all’andamento a doppia cifra del canale dtc primario, grazie anche ai flussi turistici. Nei primi nove mesi le vendite in Giappone sono diminuite del 5,4% a cambi correnti e aumentate del 3,9% a tassi di cambio costanti per un totale di 60,9 milioni di euro
L’area del Centro e Sud America ha registrato nel Q3 una flessione delle vendite dell’8,2% (-9,0% a tassi di cambio costanti). Nei primi nove mesi l’area ha registrato un calo del 7,3% a tassi correnti (-3,3% a tassi di cambio costanti), fatturando 54,5 milioni.
“In considerazione del perdurare delle incertezze sulla domanda da parte dei consumatori del lusso, prevediamo che il risultato operativo per l’intero esercizio si collocherà nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti”, si legge nella nota diramata dall’azienda toscana.
“I risultati del terzo trimestre hanno risentito del difficile contesto macroeconomico e dei consumi, situazione che ci aspettiamo possa continuare anche nell’ultima parte dell’anno – ha dichiarato Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale del gruppo -. La minor propensione all’acquisto dei consumatori è più evidente nell’area Asia-Pacifico e rappresenta il fattore che ha più influito sull’andamento delle vendite. Il canale secondario è stato impattato anche dal basso livello del traffico, che continua a interessare anche il canale wholesale. In questo contesto, le performances sono inferiori alle nostre aspettative e stanno ritardando i tempi di realizzazione dei nostri obiettivi finanziari. Il lavoro di arricchimento dell’offerta prodotto continua, così come le azioni di marketing e di retail volte a massimizzare il potenziale del marchio e l’acquisizione di nuovi clienti, proseguendo una narrativa propria e l’innalzamento dell’esperienza sia in negozio che sull’online, sempre nel mantenimento di una rigorosa disciplina operativa. Nel trimestre questi sforzi hanno prodotto risultati incoraggianti nelle vendite nel canale retail primario in Europa, Giappone e America Latina, in tutte le principali categorie di prodotto della rinnovata offerta di continuativi, ed in particolare nelle borse e scarpe donna guidate anche da alcune nuove icone”.