La corsa verso la crescita continua, soprattutto nell’e-commerce, che ha caratterizzato il settore della moda dal 2019, sembra essersi arrestata. Lo riporta Erika Andreetta, senior partner e Emea fashion&luxury leader di PwC Italia durante un webinar di approfondimento su AI e digitale per le aziende del settore moda organizzato da Thron, software house padovana punto di riferimento in Italia nei sistemi di Digital Asset Management (Dam) e Product Information Management (Pim). Andreetta ha commentato i dati del report ‘Voice of the Customer’ e i risultati emersi da un incontro internazionale con i protagonisti dei department store: “Il rallentamento – spiega – coincide con un ritorno al negozio fisico, specialmente tra le nuove generazioni, attratte dalla possibilità di vivere esperienze dirette con il prodotto e sperimentare tecnologie innovative negli store”.
A complicare questo scenario, si aggiunge un clima di incertezza globale: dalla frenata del mercato cinese alle imminenti elezioni americane, fino ai conflitti internazionali, tutti fattori che influenzano i consumi.
In questo contesto, diventa prioritario per i brand conservare la fiducia dei consumatori, il cui percorso d’acquisto è diventato sempre più ibrido e frammentato, rendendo più complesso un dialogo fluido e costante. Un dialogo che si deve arricchire anche di quegli elementi tanto ricercati dai giovani consumatori, quali tecnologia e sostenibilità, che prima erano meno prioritari ma che ora richiedono una comunicazione chiara, anche attraverso la tracciabilità della filiera produttiva.
Nonostante la decisione finale d’acquisto spesso avvenga nel negozio fisico, tutti gli altri touchpoint, dai marketplace ai social media, mantengono un’influenza significativa. L’e-commerce, ad esempio non viene più utilizzato esclusivamente per acquistare, ma anche e soprattutto per informarsi, confrontare prezzi e leggere recensioni e in quanto tale deve riportare informazioni ricche, accurate e coerenti. Contenuti e informazioni di prodotto, siano essi immagini, video o descrizioni di accompagnamento non possono più solo considerarsi dei meri aspetti tecnici da dover gestire, perché la loro qualità ha sempre più potere sulle scelte dell’utente finale che ne fruisce, dal determinare un acquisto o prevenire un reso.
Il ruolo di contenuti e dati nella strategia
Ed è per questo che contenuti e dati sono sempre più al centro delle strategie e degli investimenti delle aziende di moda. La chiave per un’esperienza fluida e omnicanale sta nel gestirli in modo centralizzato e distribuirli in modo uniforme su tutte le piattaforme. Strumenti come il Digital Asset Management (DAM) e il Product Information Management (PIM) diventano fondamentali per garantire univocità e coerenza su tutti i canali, dal gestionale aziendale (ERP) fino agli e-commerce e ai portali B2b. Questi software rappresentano il ‘pilastro tecnologico’ su cui si fonda l’efficienza operativa e la capacità di rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti.
Il caso Twinset
Un esempio concreto di come queste soluzioni possono fare la differenza è rappresentato da Twinset, azienda fondata nel 1987, espressione della tradizione carpigiana del filato e specializzata nella produzione di abbigliamento femminile. Con una rete di oltre quattro mila clienti wholesale, sette siti e-commerce e la presenza su vari marketplace, l’espansione globale e l’aumento dei canali digitali per Twinset, ha reso fondamentale ottimizzare la gestione dei propri dati e asset eliminando ridondanze ed inefficienze che rischiavano di penalizzare le performance dell’azienda.
La risposta è stata l’adozione di Thron Platform, una piattaforma unica che gestisce nativamente
e in modo integrato informazioni di prodotto e contenuti digitali e li distribuisce sempre aggiornati e
alle massime performance su tutti i canali digitali.
La piattaforma ha altresì favorito la collaborazione tra i team interni ed esterni, portando ordine nei
processi e riducendo i tempi di preparazione dei contenuti per la distribuzione, garantendo una
pubblicazione rapida e precisa su tutti i canali digitali.
Grazie all’implementazione di questa tecnologia, potenziata dall’intelligenza artificiale, le aziende possono alleggerire il carico operativo per utente di fino a tre mesi all’anno. Inoltre, l’uso della piattaforma permette di migliorare fino al 70% le prestazioni web di marketplace e siti, con un impatto diretto sull’engagement dei clienti, riducendo i tassi di abbandono e aumentando le probabilità di conversione. Tutto questo viene ottenuto, parallelamente, con una riduzione di oltre il 50% dei costi IT, relativi sia alla manutenzione dell’infrastruttura che ai consumi per la distribuzione dei contenuti.*
Intelligenza artificiale: nuove prospettive per la moda
L’introduzione dell’AI apre scenari ancora più promettenti per il settore moda, e Thron lo ha dimostrato con il lancio della nuova versione X della sua piattaforma, presentata ieri. Questa release è fortemente orientata verso l’automazione, ma con un obiettivo chiaro: ottimizzare le prestazioni e garantire rapidità. Nei prossimi dieci anni sarà proprio questa l’esigenza principale delle aziende del fashion, come sottolinea Andreetta: “In un mondo in continua evoluzione, la velocità con cui le aziende sapranno cogliere le opportunità di business sarà un fattore cruciale” – conclude l’esperta di PwC, “per farlo, le imprese avranno bisogno di dati di qualità, strumenti avanzati e talenti capaci di interpretarli con efficacia”.
*Fonte: The Total Economic Impact TM of Thron. Cost Savings and Business Benefits, Forrester, 2022.