Non sembrerebbe esserci ancora la luce in fondo al tunnel per Asos. L’e-commerce britannico minaccia infatti di tagliare più di 200 posti di lavoro mentre continua la sua lotta contro le perdite crescenti.
Il personale della sede centrale dell’azienda rischia di essere licenziato nell’ambito di una ristrutturazione volta a “semplificare l’organizzazione” – come si legge sulla testata inglese The Mirror – e a riportare l’azienda in attivo. È stata avviata una consultazione sui posti di lavoro proposti, che riguarderanno tra l’altro i business analyst, tutti i responsabili dell’ingegneria e i responsabili della piattaforma.
In un messaggio al personale, visionato da The Mirror, si legge che l’attuale assetto “non è più adatto alle priorità e al contesto aziendale odierno”. E aggiunge: “Dobbiamo muoverci più velocemente e dare di più”. Nel 2022 Asos aveva già tagliato più di 100 posti di lavoro in tutti i settori dell’azienda quando, all’epoca, impiegava più di 3mila persone nel Regno Unito.
L’e-commerce ha registrato un boom di vendite durante il periodo di blocco di Covid. Ma la revoca delle restrizioni ha visto un ritorno allo shopping fisico che ha coinciso con un’intensa concorrenza. Il prezzo delle azioni di Asos è crollato di oltre il 90% dal 2021. Le perdite nei sei mesi fino al marzo di quest’anno sono passate da 87,4 milioni di sterline (circa 104 milioni di euro) a 120 milioni di sterline, con un crollo delle vendite di quasi il 20 per cento.
Questi tagli per Asos arrivano successivamente alla vendita della maggioranza di Topshop e Topman, restandone però socio. Ciò che è avvenuto, di fatto, è la sigla di una joint venture con Heartland, holding a rappresentanza degli interessi della famiglia danese Holch Povlsen e della sua società Bestseller – tra cui si annoverano Jack & Jones e Vero Moda tra i brand di proprietà. Il closing dell’operazione è atteso nel quarto trimestre 2024, dove a Heartland spetterà il 75% della joint venture – circa 135 milioni di sterline – e ad Asos il restante 25 per cento. L’e-tailer oltretutto deterrà anche alcuni diritti di design e distribuzione sui brand Topshop e Topman, in cambio di una quota di royalty.
In mattinata le azioni Asos risultano poco mosse alla Borsa di Londra.