Cala il sipario sull’edizione di settembre 2024 di White Milano. Il content show di via Tortona, realizzato con il supporto del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale (MAECI), di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle Imprese Italiane, con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano e con la partnership di Confartigianato Imprese, registra una flessione del 5% rispetto all’edizione dello scorso settembre quando le presenze erano state oltre 16mila, un dato influenzato anche dallo sciopero dei mezzi di venerdì 20 settembre, che ha reso gli spostamenti in città molto difficili.
“Il ritorno alla ricerca è la soluzione immediata per fare ripartire i consumi in un mercato globale che vede la massificazione dei trend a tutti livelli di target; i compratori in generale hanno posto attenzione alle collezioni con un contenuto di novità, personalità e sostenibilità, anche nella fascia dei prezzi”, ha spiegato Massimiliano Bizzi, fondatore e direttore creativo di White. “Il dato molto positivo che si è registrato questa edizione è stato il ritorno dei grandi retailer italiani le cui vetrine sono un faro a livello internazionale”, aggiunge Bizzi che spiega come: “Da tempo abbiamo avviato un percorso di trasformazione e oggi ne iniziamo a cogliere i primi frutti concreti ben visibili anche nella frequentazione ripetuta dei buyers durante i giorni della manifestazione.”
Oltre alle insegne nostrane come Antonia, Sugar, Tiziana Fausti, Dantone, Rinascente, Franz Kraler, Spinnaker, Penelope, Bernardelli, Tessabit, Jazz Band ed Antonioli, non è mancata la partecipazione internazionale con buyer provenienti da oltre 100 paesi. Nel dettaglio, tra le oltre trecento aziende in esposizione sono stati visti gli staff di Le Bon Marché, Printemps, Galeries Lafayette, Autograph, Another, Aquerreta, nonchè e i grandi gruppi d’acquisto come il coreano Shinsegae ed i giapponesi Takashimaya, Isetan Mitzukoshi, Itochu Corporation, Marubeni Fashion Link, Sanki Shoji, Baycrew’s Group e Hankyu.
Tra i punti di forza della manifestazione, la rinnovata edizione del format Secret Rooms, che hanno ospitato l’estetica orientale di Yangkehan, la moda genderless di Miaoran, i capispalla bold di Prototype: Am, la visione tibetana di Yid’Phrogma la moda upcycling di Cavia. Non solo, l’appuntamento ha visto anche il varo della prima edizione del progetto I’m Talent Showroom realizzato in collaborazione con Istituto Marangoni con i marchi Unhidden, Sandra Mansour, Pronounce, Marco Vinci e Ascend Beyond.
Altri talenti presenti a White sono stati i brand vincitori dei Latin American Fashion Awards, fondati da Constanza Etro e Silvia Argüello. Sono arrivati direttamente dal Sud America i brand Verdi (dalla Colombia), Desserto (dal Cile), Daniela Villegas (dal Messico), Luar (dalla Repubblica Dominicana) e infine Karoline Vitto (dal Brasile).