Chanel torna tra le maestose arcate di vetro e ferro battuto del Grand Palais di Parigi. La maison il primo ottobre sfilerà infatti dopo quattro anni nello spazio espositivo di Avenue Winston-Churchill, alle spalle degli Champs-Élysées, portando in passerella la collezione prêt-à-porter primavera/estate 2025.
Il brand ha inoltre riconfermato il suo sostegno – già attivo dal 2018 – al restauro e alla ristrutturazione dello storico edificio parigino, confermandosi a tutti gli effetti major patron e avendo anche investito 30 milioni di euro per il prossimo quinquennio, destinati a sostenere il programma artistico e culturale 2024-2028 del GrandPalaisRmn. In cambio la label ha ottenuto il diritto esclusivo di allestire i suoi défilé nella ‘Nave’ del Grand Palais.
È stato ai tempi di Karl Lagerfeld che il legame tra la griffe e lo storico edificio ha raggiunto il suo apice. Da direttore creativo della maison – ruolo affidatogli nel 1983 e mantenuto per 36 anni – il designer aveva infatti trovato in questa location art nouveau, costruita in occasione dell’Esposizione universale del 1900, la cornice perfetta per il suo estro e l’organizzazione tra le sfilate più suggestive, tra cui si annovera, tra le tante, la primavera/estate 2010 in cui venne riprodotto un granaio, quella autunno/inverno 2014 dove venne riprodotto un supermercato, oppure l’autunno/inverno 2017 con al centro un razzo spaziale pronto al lancio e ancora quella ispirata alla Versailles di Maria Antonietta per l’haute couture primavera/estate 2019.
Come ha dichiarato a Wwd, per Bruno Pavlovsky, president of fashion di Chanel, sarebbe obsoleto riproporre la stessa filosofia estetica dello stilista tedesco. “Servirà una giusta dose di audacia, ma senza entrare in competizione con il Maestro e il suo straordinario lavoro. L’eventuale arrivo di un nuovo direttore artistico, dopo l’uscita di scena di Virginie Viard, non impatterà sul modo in cui utilizzeremo il Grand Palais”.
Lo scorso aprile è stato inaugurato l’ingresso della cosiddetta ‘Nave’ del Grand Palais con il nome Gabrielle Chanel. E, con l’evento del primo ottobre, l’edificio riaprirà ufficialmente i battenti al pubblico – anche se, in occasione delle Olimpiadi, il building ha giù ospitato le competizioni di tae kwon do e scherma. L’agenda degli appuntamenti artistico culturali di questo inverno è inoltre già piena: tra i più attesi l’Art Basel in Paris e, a dicembre, le installazioni del giapponese Chiharu Shiota.