A qualche giorno dall’inizio del fashion month, torna ad accendersi anche il valzer di direttori creativi. A prendere alla sprovvista il fashion system è ora l’addio di Glenn Martens alla direzione creativa di Y/Project. A dare la notizia della fine di un sodalizio durato per ben 11 anni è lo stesso marchio in una nota, che – come si legge su Wwd – ringrazia Martens per il suo “contributo unico” e per aver “saputo costruire una narrativa affascinante e guidare il brand verso una crescita straordinaria, sia a livello critico che commerciale”, augurandogli infine “il meglio per il futuro”.
“Glenn Martens ringrazia Y/Project e Gilles Elalouf, il compianto CEO del marchio tragicamente scomparso lo scorso giugno, per avergli dato il sostegno e la libertà di esprimere la sua visione, ampliando al contempo l’arte creativa che il marchio ha fondato”, si legge nella nota riportata dalla testata.
L’annuncio a sorpresa dell’uscita del designer belga arriva in un momento di riassetto per il brand parigino fondato nel 2011 da Gilles Elalouf e Yohan Serfay (Martens era subentrato alla direzione creativa nel 2013 dopo la scomparsa di Serfaty), che lo scorso marzo aveva saltato l’appuntamento della fashion week di Parigi a causa di “tempi incerti” per i brand di piccole e medie dimensioni. Realtà per cui organizzare una sfilata comporta ovviamente spese ingenti e difficili da sostenere, se confrontate con i budget milionari dei più grandi player del settore, a cui i piccoli marchi sono affiancati nel calendario della manifestazione. Lo stesso Martens aveva infatti poi reso noto, a fronte dell’incertezza del mercato, di essersi principalmente concentrato sugli investimenti interni.
Dopo aver cancellato lo show, Martens (che dal 2020 ricopre anche il ruolo di direttore creativo di Diesel) aveva scelto di presentare la collezione autunno/inverno 2024-25 di Y/Project e di festeggiare i suoi dieci anni alla direzione creativa con un lookbook dove a posare erano stati i suoi amici e famigliari.