“Il settore vive un momento di grande incertezza e questo è evidente a tutti, la nostra strategia è quella di lavorare attentamente per portare a White marchi di ricerca e tante novità che possano attirare l’attenzione dei buyer più importanti ed internazionali”, spiega Massimiliano Bizzi, fondatore e art director del salone in scena in via Tortona da giovedì 19 a 22 settembre. “È proprio in questi momenti che si può scrivere una pagina nuova, che si possono fare nuove alleanze e grazie alla visione creare progetti più contemporanei. In quest’ottica cresce la squadra di White Milano con la nomina all’interno del consiglio di amministrazione di Fabio Tamburini”.
Per il manager, che fino a luglio è stato amministratore delegato del Cotonificio Albini, il ruolo di advisor sui nuovi progetti, come ha spiegato lui stesso, “L’ecosistema italiano, che ha superato in questi ultimi trent’anni una serie di situazioni estremamente difficili ma profondamente trasformative, è arrivato a un punto di non ritorno. E questo significa che i modelli di business che sono stati adottati in tutti i comparti della nostra filiera, necessitano di scelte radicali importanti. La filiera italiana ha dimostrato una resilienza unica e questa merita un’evoluzione, merita la capacità di portare nuove risorse e catalizzare nuovi progetti. E in ogni crisi c’è una opportunità, che White sta raccogliendo con forza, determinazione e continuità con i propri partner e con quelli che verranno, spero di portarne di nuovi, per un nuovo modo di fare la moda, che entra nella vita delle persone. White è una piattaforma di contenuti che può dare questa forza”.
In attesa di scoprire quali saranno i prossimi step della collaborazione tra Tamburini e White, il salone è pronto per svelare le novità di oltre 300 aziende per la primavera/estate 2025. Nel dettaglio, gli espositori, di cui il 52% estero, si rinnovano con 119 nuove realtà. Il percorso, come di consueto, si snoderà attraverso le diverse anime del fashion con grande attenzione alle visioni d’avanguardia. Da un lato, la sezione Secret Rooms accoglie la creatività tibetana di Yid’Phrogma e la visione sostenibile di Cavia, che si aggiungono a Yangkehan, Miaoran e Prototype: AM, i brand al debutto in questa sezione durante la scorsa edizione del salone.
Sempre alla ricerca di nuove voci, White ha siglato anche una nuova collaborazione con Istituto Marangoni. Nasce così ‘I’m Talent Showroom’, il percorso di supporto commerciale dedicato a un numero selezionato di talentuosi creativi usciti dalle scuole del sistema Istituto Marangoni. I nomi selezionati per questo primo atto della collaborazione, sono Unhidden, Sandra Mansour, Pronounce, Marco Vinci e Ascend Beyond. Dall’altro, si amplia la collaborazione con le geografie moda meno conosciute, coinvolgendo Spagna, Armenia, Sud Africa, Corea del Sud, Brasile e con i talenti dei Latin American fashion awards. Non solo, in parallelo cresce anche il palinsesto di eventi di ‘White Village’ che, quest’anno, ospiterà anche la nona edizione del Global Fashion & Luxury Private Equity Survey di Deloitte.