I rumours che si sono susseguiti hanno trovato ora riscontro. Il sodalizio tra Benetton e Andrea Incontri è giunto al termine. In una nota diffusa sabato 30 agosto l’azienda veneta annuncia che “Andrea Incontri ha formalizzato l’annunciata decisione di lasciare il proprio ruolo in Benetton Group. Tale scelta, raggiunta di comune accordo tra il professionista e l’azienda, è parte del riassetto organizzativo in corso, finalizzato a definire la squadra di manager che affiancherà il CEO nella gestione della nuova fase di razionalizzazione e rilancio della società”. In conclusione si specifica che le attività creative e di design continueranno a essere svolte dalle strutture interne di Benetton Group, “nell’ambito di un processo di loro crescita e valorizzazione”.
Parallelamente lo stilista ha scelto di esprimere il suo punto di vista attraverso il proprio account Instagram: “A gennaio 2022 ho iniziato l’avventura con Benetton. Questa esperienza mi ha insegnato molto: a progettare per un design democratico mettendo in primo piano il consumatore. Un designer come prima cosa è un sognatore che vede e a volte prevede nuovi scenari. Ringrazio di essere stato scelto. Amo ricordare la bellezza e sono grato ed onorato di aver collaborato con tutte quelle persone che hanno supportato il mio lavoro. Perché dietro le quinte ci sono i veri protagonisti che in silenzio e con fatica aiutano a realizzare parte dei propri sogni. Grazie”. È indubbio che l’arrivo di Incontri abbia rappresentato una svolta non solo in termini stilistici ma anche comunicativi e d’immagine per Benetton. Ne sono testimonianza le campagne adv, l’approccio social e il restyling di alcuni punti vendita.
I primi segnali della rottura sarebbero stati evidenti già dal calendario della fashion week milanese di febbraio, in cui la sfilata di Benetton, diventata uno degli appuntamenti sotto la guida creativa di Incontri, era assente. Laureato al Politecnico di Milano in architettura con grande passione verso il design, Incontri ha esordito nel 2010 in occasione del concorso ‘Who’s on next? Man’ organizzato da Pitti Immagine, Vogue Italia e Altaroma, in cui è stato proclamato vincitore nella categoria accessori; il designer ha dato vita al proprio brand, messo in stand by durante la collaborazione con Tod’s. Incontri è stato direttore creativo del menswear dal 2014 al giugno del 2019. Nel 2022 aveva rilanciato la sua label omonima in versione gender fluid, poco prima di essere stato nominato direttore creativo del marchio trevigiano. L’ingresso di Incontri aveva fatto seguito al coinvolgimento di Jean-Charles de Castelbajac, nominato direttore creativo di United Colors of Benetton nel 2018 e in seguito autore di alcune capsule per il brand.
I cambiamenti all’interno di Benetton sono iniziati a partire dallo scorso maggio quando Luciano Benetton ha inaspettatamente annunciato il suo addio alla presidenza dell’omonimo gruppo da lui fondato nel 1965 insieme ai fratelli Gilberto e Carlo e alla sorella Giuliana. Successivamente ci sono state le dimissioni del CEO Massimo Renon e di tutto il cda, che era in scadenza, e l’arrivo di Claudio Sforza al timone amministrativo, selezionato da Edizione, holding di famiglia cui Benetton Group fa capo. Il manager arriva da Astaldi con un lungo passato ai vertici dell’industria in Ilva, Poste, Wind e Gamenet.
A giugno l’assemblea di Benetton Group ha nominato consiglieri di amministrazione della società Christian Coco, storico direttore degli investimenti di Edizione, nel ruolo di presidente; Andrea Pezzangora, general counsel di Edizione, e Claudio Sforza. Inoltre, Sandro Saccardi è stato nominato amministratore unico della holding Benetton Srl che supervisiona il gruppo veneto dell’abbigliamento.
Infine, dopo solo sei mesi nel ruolo di chief financial officer, a fine luglio Iacopo Martini ha rassegnato le dimissioni. Arrivato da Etro e selezionato a febbraio dalla holding Edizione in sostituzione di Ugo Giorgielli – precedente CFO fino alla chiusura dell’ultimo esercizio, chiusosi con una perdita di 230 milioni di euro durante la gestione dell’ex AD Massimo Renon – Martini aveva assunto anche il ruolo di portavoce di Benetton Group nelle trattative sindacali.
In sostituzione di Martini da oggi, 2 settembre, arriverà Cristina Girelli. Esperta in gestione di crisi aziendali, la manager ha un passato in Parmalat, Alitalia e all’Ilva, che lascerà dopo 10 anni dopo aver già avuto esperienze di collaborazione con Sforza proprio durante il suo incarico a Taranto.
Nel 2023 il fatturato di Benetton Group è stato pari a poco più di un 1 miliardo di euro (nello specifico 1098 milioni), l’ebit è in rosso di 113 milioni e la perdita netta è arrivata a 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto è di 105 milioni. La holding Edizione, cui fa capo Benetton Group, supporterà il piano di rilancio stanziando 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi, come trapelato nei giorni scorsi.
Il mese scorso il gruppo ha avuto a che fare con i sindacati e con la stipula di un contratto di solidarietà per 908 impiegati.