Non si arresta la corsa del Gruppo Prada. Reduce da un fatturato di 1,187 miliardi di euro nei primi tre mesi dell’anno, nel primo semestre il player italiano raggiunge ricavi netti pari a 2,55 miliardi, in aumento del 14% a cambi correnti (+17% a cambi costanti). A trascinare la crescita del gruppo è soprattutto, ancora una volta, la performance di Miu Miu, le cui vendite retail segnano un incremento del 93% anno su anno “grazie – si legge nel report finanziario – al crescente entusiasmo della sua community alimentato da sfilate ed eventi di successo”.
In progressione anche il marchio Prada, che raggiunge una crescita del 6% a livello retail (trainata da like-for-like e volumi full price) supportata da un mix di prodotto “ben bilanciato”, dove – precisa l’azienda – “novità e icone hanno contribuito a sostenere la pelletteria, mentre creatività e dinamismo hanno continuato ad alimentare la desiderabilità del ready-to-wear e delle calzature”.
Guardando al gruppo, le vendite retail hanno complessivamente raggiunto una crescita del 15% a cambi correnti a quota 2,26 miliardi (nel primo semestre del 2023 superavano gli 1,9 miliardi), mentre il wholesale ha totalizzato 225 milioni e un balzo di sette punti percentuali. A incidere fortemente sui ricavi della semestrale è stata la spinta del mercato asiatico: in Giappone il gruppo del lusso italiano ha registrato un aumento delle vendite del 38%, mentre in Asia Pacifico l’incremento è stato dell’8 per cento. Un segnale importante per l’intero settore del lusso, dove, in un contesto di generale rallentamento, la Cina rappresenta attualmente ‘il tallone d’Achille’ dei marchi. Nel mese appena passato, ha affermato l’AD Andrea Guerra nella conference call di ieri – secondo quanto riportato da Reuters -, che l’attività nel mercato cinese si è infatti rivelata più complicata rispetto ai mesi precedenti e che ci sono molte altre regioni che stanno performando meglio. Tuttavia, il trend positivo riscontrato nella prima metà del 2024, ha detto Guerra agli analisti, è rimasto invariato anche a luglio.
L’ottima performance del gruppo si allinea a quella di altri italiani, come Moncler e Brunello Cucinelli (entrambi con crescite a doppia cifra in Asia nei primi sei mesi del 2024). Rispetto alle altre aree geografiche, seguono poi le performance di Medio Oriente (+20%), Europa (+17%) e delle Americhe (+7 per cento). Proprio negli Usa, forte già di ottime performance in Asia e Europa, è dove andranno ora a concentrarsi gli sforzi di Miu Miu.
Guardando alle redditività, l’utile netto di Gruppo Prada si attesta a 383 milioni con una crescita del 25,6% rispetto al primo semestre 2023, quanto l’utile era di 305 milioni, e l’ebit margin sale al 22,6% a quota 575 milioni “nonostante i maggiori investimenti” – precisa il gruppo.
“I risultati positivi raggiunti nella prima metà dell’anno riflettono l’attività svolta con disciplina, raggiungendo gli obiettivi strategici del gruppo – ha commentato il presidente e amministratore esecutivo Patrizio Bertelli -. Siamo soddisfatti di aver generato una crescita like-for-like di alta qualità e superiore alla media di mercato, nonostante il contesto di settore sempre più incerto. La flessibilità della nostra organizzazione ci dà fiducia nella capacità di affrontare i prossimi mesi, mentre continuiamo a investire per sostenere la crescita futura.”
“Il Gruppo ha registrato 14 trimestri consecutivi di crescita like-for-like di alta qualità, con un secondo trimestre positivo che si è aggiunto a un buon inizio d’anno – ha aggiunto Guerra -. Alla luce del contesto macroeconomico e geopolitico attuale, le dinamiche di settore sono diventate più sfidanti; questo ci richiede agilità e incisività a livello di prodotto, comunicazione e posizionamento, per continuare a rafforzare la relazione con i clienti e progredire nel nostro percorso verso l’eccellenza Retail. Pur rimanendo vigili, continuiamo a eseguire la nostra strategia con determinazione e confermiamo l’ambizione di generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato.” Sempre secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa britannica, il manager ha dichiarato di non vedere grandi sviluppi positivi nel settore del lusso nel corso dei prossimi prossimi 6-9 mesi.
In mattinata, sulla Borsa di Hong Kong, le azioni del gruppo hanno segnato un balzo del 2,45 per cento.