In attesa della pubblicazione di dati semestrali di Adidas, prevista per il prossimo 31 luglio, il colosso tedesco dello sportswear ha rivisto per la seconda volta l’outlook per l’intero anno sulla scia di risultati preliminari per il secondo trimestre del 2024 superiori alle attese degli analisti. Nel quarter in esame, i ricavi sono cresciuti del 9% a 5,8 miliardi di euro. Escludendo le vendite di Yeezy, i ricavi neutrali rispetto alla valuta sono aumentati del 16% durante il trimestre.
Nel periodo il profitto operativo ha raggiunto 346 milioni di euro, contro i 176 milioni del 2023, “incluso un contributo di circa 50 milioni di euro dalla vendita di parti del rimanente inventario Yeezy”, spiega la nota. I risultati, spiega il colosso, sono frutto di “migliori sell-through, sconti ridotti, costi di approvvigionamento inferiori e un mix di categorie più favorevole”.
Adidas ha rivisto la guidance per l’anno in corso, prevedendo ricavi in crescita ad un tasso “high-single-digit”, dalla iniziale previsione di incremento fra il 5% e il 9 per cento. L’utile operativo dovrebbe raggiungere il miliardo di euro, dal precedente target di circa 700 milioni.
Il gruppo ha fatto inoltre sapere che prevede che la vendita del rimanente inventario Yeezy durante il resto dell’anno avvenga in media al costo. “Ciò – si legge nella nota – si tradurrebbe in vendite aggiuntive di circa 150 milioni di euro e nessun ulteriore contributo di profitto durante il resto dell’anno”
Il ritorno in territorio positivo di Adidas, che nel 2023 ha registrato la sua prima perdita annuale, sarebbe legato al ritorno in auge tra i consumatori dei suoi modelli di punta, Terrace Originals, Samba e Gazelle. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, lo slancio del marchio dovrebbe proseguire per tutta la seconda metà di quest’anno e fino al 2025, favorito dal calo della domanda registrato negli ultimi mesi per alcuni dei principali franchise lifestyle della concorrente Nike, come Air Force 1 e Air Jordan 1.