Il rallentamento del mercato cinese trascina in territorio negativo i conti della svizzera Swatch Group. Il primo semestre dell’anno del gruppo orologiero, che comprende noti marchi come Omega, Longines e Tissot, si chiude con un fatturato di 3,45 miliardi di franchi (pari a 3,54 miliardi di euro) fra gennaio e giugno, inferiore ai 3,75 miliardi di franchi previsti dagli analisti. In termini percentuali, il primo semestre ha registrato un calo del 14% su base annua, mentre, in valute locali, le vendite sono scese dell’11%. L’effetto valutario negativo è stato di 145 milioni di franchi, sottolinea la nota del gruppo. Ancora più significativa la riduzione nel segmento della redditività: l’utile operativo è sceso da 686 milioni a 204 milioni e quello netto da 498 milioni a 147 milioni. Il titolo sta perdendo dieci punti percentuali alla Borsa di Zurigo.
“Il calo delle vendite – spiega la nota ufficiale – è stato determinato dalla forte diminuzione della domanda di beni di lusso in Cina (incluse Hong Kong SAR e Macau SAR). Solo il marchio Swatch ha contrastato la tendenza negativa e ha addirittura aumentato le vendite in Cina del 10 per cento”. Le vendite al di fuori della Cina (incluse Hong Kong SAR e Macau SAR) in valuta locale “si sono attestate al livello dell’anno record 2023. Il fatturato totale è superiore del 5,6% a quello del primo semestre 2022, a tassi di cambio costanti”, prosegue la nota che aggiunge come “nel breve periodo, il risultato operativo fortemente negativo nel settore della produzione è dovuto alla scelta deliberata di mantenere tutte le capacità produttive e di evitare licenziamenti”.
La Cina resterà un mercato difficile per il gruppo elvetico, come conferma la nota ufficiale: “il Gruppo prevede che il mercato cinese (compresi Hong Kong SAR e Macau SAR) rimarrà difficile per l’intero settore dei beni di lusso sino alla fine dell’anno. Tuttavia, il potenziale della Cina rimane intatto. La situazione attuale offre ai marchi del Gruppo nel segmento di prezzo più basso eccellenti opportunità di ulteriore crescita e quindi di guadagno di quote di mercato”. D’altro canto i dati attuali sul mercato cinese indicano come il pil del secondo trimestre 2024 abbia visto una frenato registrato una crescita annua del 4,7%, contro il +5,3% dei primi tre mesi dell’anno. In più, sottolineano le agenzie, “è emerso che le vendite al dettaglio hanno registrato un progresso pari solamente al +2% annuo nel mese di giugno. Si tratta del tasso di più basso dal dicembre 2022”.
Tornando alle previsioni di Swatch Group per l’anno, “in Giappone e negli Stati Uniti si prevede un’ulteriore forte crescita nella seconda metà del 2024, accelerata dagli investimenti nella rete retail del Gruppo. Le prospettive in molti Paesi europei sono promettenti”. “Il programma di riduzione dei costi avviato all’inizio dell’anno ha cominciato a produrre i primi risultati – aggiunge – e gli effetti positivi, in particolare sul risultato del settore produttivo, saranno quantificabili nella seconda metà dell’anno. Il gruppo prevede un miglioramento significativo della situazione nel secondo”.