Fast Retailing alza l’outlook per il suo fiscal year, prevedendo risultati superiori alle attese dopo la performance del terzo trimestre messa a segno nelle sue insegne Uniqlo in Giappone e all’estero, eccezion fatta per la Cina.
Nel terzo quarter dell’anno il gruppo nipponico ha totalizzato ricavi pari a 767 miliardi di yen (circa 4,46 miliardi di euro), in aumento del 13,5%, e un utile operativo da 144,7 miliardi, in crescita del 31 per cento. Guardando ai nove mesi terminati il 31 maggio, la società ha riportato ricavi consolidati pari a 2,3 trilioni di yen (circa 11,5 miliardi di euro), in rialzo del 10,4%, con un utile operativo da 401,8 miliardi (+21,5 per cento).
In particolare, a trainare la trimestrale sarebbe stato proprio il marchio ammiraglio Uniqlo, che ha compensato la contrazione dei “Global Brands” del gruppo, i cui ricavi hanno accusato una flessione del 5,1% fermandosi a 34,3 miliardi di yeb. Uniqlo, invece, ha performato positivamente sia sul mercato interno sia su quello internazionale, registrando ricavi rispettivamente in crescita del 10,4% e del 19,4 per cento.
La performance positiva sarebbe il risultato del riuscito piano di opening del brand, che ha aperto nuovi punti vendita in tutto il mondo, “generando un circolo virtuoso di rafforzamento delle performance aziendali”. Tra le apertura, in Italia il secondo store milanese, in piazza Gae Aulenti, e a Roma.
A livello di gruppo, Fast Retailing ha messo a segno un andamento positivo in Nord America, Europa e Sud-est asiatico, mentre ha patito la Greater China, che ha subito un calo sia in termini di ricavi sia di profitti, “per via del confronto on una performance particolarmente forte nell’anno precedente, un calo della domanda da parte dei consumatori, condizioni meteorologiche anomali e linee di prodotti che non soddisfacevano pienamente le esigenze dei clienti locali”, ha spiegato la società.
Sull’onda degli ultimi tre mesi, il player si aspetta ora per il full year, che terminerà tra un trimestre, un utile netto annuale di 365 miliardi di yen (2,1 miliardi di euro, +23,2%) e un utile operativo ulteriormente in salita del 25,6% a 475 miliardi di yen.