Non accenna a rallentare la corsa di Brunello Cucinelli, che va in controtendenza con le stime più caute sul settore del lusso per il 2024 dovute a una ‘normalizzazione’ dei consumi. Dopo un avvio d’anno con una crescita double digit (il primo trimestre si è archiviato a quota 309,1 milioni di euro), il luxury brand italiano ha raggiunto nel semestre ricavi preliminari di 620,7 milioni e un incremento delle vendite del 14,1% a cambi correnti (+14,7% a cambi costanti) rispetto ai primi sei mesi del 2023, battendo così le attese degli analisti ‘ferme’ a +11,6 per cento. Nel solo secondo quarter, il gruppo di Solomeo ha registrato ricavi pari a 312 milioni, superiori rispetto ai 309 milioni del primo trimestre. Nel Q2 del 2023 il marchio aveva raggiunto i 278,6 milioni.
Sono dei “risultati eccellenti” – commenta in una nota Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo dell’omonima casa di moda -, che portano a confermare l’outlook per i 12 mesi. “Ci sembra che il brand viva un momento molto positivo in termini di immagine globale. Questo ci porta a confermare il nostro progetto di crescita del fatturato per il 2024 intorno al 10% e gli adeguati profitti”, ha commentato Cucinelli, che guardando al prossimo anno aggiunge: “Essendo quasi terminata la campagna vendite primavera/estate 2025 da uomo ed iniziata quella da donna, visti gli ordini in portafoglio e gli ottimi sell-out primavera/estate 2024, immaginiamo una sana crescita per il 2025, intorno al 10 per cento”.
“Nella seconda metà del 2024, – aggiunge l’azienda – consideriamo attentamente le significative basi di comparazione del 2023, quando avevamo riportato il fatturato più elevato di sempre nel secondo semestre dell’anno”. Rispetto alle aree geografiche, a guidare la crescita del secondo trimestre sono state le Americhe con un incremento delle vendite del +19,4 per cento. Seguono poi l’Asia (+14,3%) e l’Europa (+9,0%). La crescita del singolo mercato italiano è invece pari al +11,9 per cento. In positivo anche entrambi i canali di distribuzione: il retail (che conta ora 126 boutique) segna +14,7% mentre il wholesale +13,1 per cento. “Si conferma l’importanza del cliente locale, con il positivo contributo del turismo, caratterizzato da una maggiore diversificazione delle nazionalità”, appunta il gruppo.
Attualmente lo slancio dell’azienda umbra, forte del suo “lusso gentile”, contrasta con il generale rallentamento del comparto. In attesa che siano pubblicati i bilanci del semestre delle principali realtà del lusso, si può dire che, relativamente al primo trimestre la congiuntura ha portato ad un calo dei fatturati dei principali gruppi del lusso (nei primi tre mesi del 2024 Kering ha subito una flessione dell’11%, Lvmh del 2 per cento), e Cucinelli si è così allineato alla crescita degli Italiani Moncler (+13% nel Q1) e Prada (+11% nel Q1).
Parallelamente ai dati, Brunello Cucinelli ha anche annunciato che prosegue il progetto del raddoppio della fabbrica in Solomeo, che terminerà nel 2025 con rilevanti investimenti nel biennio 2024-25, “che ci garantiranno – si legge nella nota – la capacità produttiva per il prossimo decennio, sostenendo il piano di raddoppio del fatturato atteso nel 2030”. Il consiglio d’amministrazione ha poi nominato Camilla e Carolina Cucinelli nuove vicepresidenti del board e Katia Riva nuovo consigliere non esecutivo della società, che sarà anche membro dei comitati Controllo e rischi e Remunerazione e nomine.