Chargeurs Pcc presenta l’ampliamento della propria offerta alla 39esima edizione di Milano Unica, fino a oggi, 11 luglio, presso i consueti spazi espositivi di Fiera Milano Rho. Sotto i riflettori dell’azienda specializzata in interfodere e parte del gruppo francese Chargeurs in occasione della fiera tessile e accessori alto di gamma, i brand Alumo, Brennet e Eugster & Huber, eccellenze della tradizione svizzera per i tessuti in cotone per camiceria, appena entrati nel parterre di Chargerus Pcc.
L’azienda amplia così il proprio portafoglio, storicamente dedicato in modo esclusivo ai componenti interni e alle interfodere, con un’offerta di cotoni pregiati rivolti al settore shirting. “I tre brand facevano parte del gruppo Cilander, player svizzero con sede ad Herisau specializzato in diversi settori, tra cui uno legato al mondo della camiceria, gestito soprattutto dal punto di vista del finissaggio”, ha raccontato a Pambianconews Gianluca Tanzi, CEO e presidente di Chargeurs Pcc.
Specifica meglio Tanzi: “Noi abbiamo acquisito tutti i brand di proprietà: Alumo, che si posiziona nel mercato del lusso ed è in assoluto il riferimento più alto nel mondo della camiceria menswear, Eugster & Huber posizionato, invece, più nel mondo del womenswear con tessuti molto particolari come organza e voile. E poi c’è Brennet, marchio con un’enorme storia alle spalle e poi decaduto, specializzato in cotoni per camicie altamente performanti. Con Brennet, con cui siamo riusciti a realizzare una collezione in un solo mese insieme al designer Paolo Conte, puntiamo a un posizionamento nel lusso accessibile”.
Chargeuers Pcc si è lasciato alle spalle un 2023 con ricavi per 193 milioni di euro, contro i 220 totalizzati nel 2022. “È stato un anno complesso e di transizione, in cui abbiamo lavorato molto sulla redditività, oltre che sull’ottimizzazione dei costi e sul miglioramento dell’efficienza, anziché sui volumi”, spiega Tanzi. E riguardo al 2024, in attesa della prima semestrale, anticipa: “Riscontriamo un’America ancora forte, e che per noi ha un peso importante. La sua performance, insieme a quella dell’Asia, compensa il rallentamento dell’Europa, che universalmente rappresenta un mercato complesso in questo momento storico”.