Giorgio Armani svelerà nella Grande Mela la collezione donna primavera/estate 2025. In concomitanza con l’inaugurazione del nuovo building al numero 760 di Madison Avenue, prevista il 17 ottobre, la sfilata di stagione non verrà allestita durante la fashion week di Milano come originariamente previsto. “Con concretezza e responsabilità, lo stilista sceglie di concentrare in un unico evento la celebrazione di un’importante apertura e il suo ritorno, dopo undici anni, a New York. La collezione Giorgio Armani donna autunno/inverno 2025/26 sarà inserita, come di consueto, nel calendario della Milano Fashion Week di febbraio”, specifica una nota.
Il building, il cui progetto di ristrutturazione è stato presentato nel 2019, è stato interamente ripensato per includere unità residenziali, l’Armani/Ristorante e le nuove boutique Giorgio Armani e Armani/Casa. “Un progetto importante che conferma lo stretto rapporto dello stilista con la città”, aveva annunciato la maison il mese scorso.
A fare da cornice alla grande inaugurazione sarà una sfilata-evento, seguita da un after party. L’ultima passerella ‘One Night Only’ era stato organizzata lo scorso settembre in occasione della 80esima edizione Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia.
“Sono felice di tornare a New York per celebrare un progetto molto importante. La mia presenza in questa città – racconta Giorgio Armani – è sempre stata significativa e ha segnato momenti fondamentali della mia carriera. L’apertura di Madison Avenue è un traguardo personale importante perché concretizza la mia visione dello stile nella città che forse per prima l’ha davvero accolta”. Fu infatti già negli anni ’80 che quello di Giorgio Armani divenne un nome noto nel mercato statunitense, sinonimo di stile e di un nuovo tipo di eleganza ed indossato dalla star di Hollywood. Una nomea che nel 1982 lo fece ‘atterrare’ sulla ormai celebre copertina del Time, dal titolo “Giorgio’s gorgeous style”.
L’ultimo bilancio disponibile del gruppo Armani è al 2022: i ricavi netti in quell’esercizio fiscale sono ammontati a 2,35 miliardi di ricavi netti (in crescita del 16,5% rispetto all’anno precedente) con un Ebit pari a 202,5 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2021. L’utile netto ante imposte si era attestato a 218 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto al 2021 e del 24,5% rispetto ai livelli pre-pandemici registrati nel 2019.