È previsto dal 6 al 10 settembre 2024 il prossimo appuntamento di Vicenzaoro, la fiera dedicata all’alta gioielleria made in Italy e internazionale. L’edizione in arrivo della manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group ospiterà 1.200 brand provenienti da 35 Paesi, con il 40% dell’offerta espositiva dall’estero: in testa Turchia, Cina, Hong Kong, Germania, Thailandia e Belgio. Sul fronte del made in Italy saranno rappresentati, oltre al distretto vicentino, quelli di Arezzo, Valenza e Campania, con eccellenze di prodotto e servizio sulle quali si concentrerà il business matching nel programma di incoming sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Ice.
In contemporanea al palinsesto di Vicenzaoro September 2024 si svolgerà, sempre in fiera, Vo’Clock Privé, evento dedicato all’orologeria contemporanea, aperto a tutto il pubblico appassionato di segnatempo. Nell’edizione settembrina del salone di Ieg, anche la presentazione del nuovo Trendbook, l’Osservatorio indipendente sulla gioielleria contemporanea di Ieg curato da Trendvision Jewellery + Forecasting.
In particolare, la sezione “Icon” rappresenterà uno spazio dedicato ai designer di alta gioielleria che reinterpretano il gioiello con creazioni uniche ed esclusive. Tra i nomi più importanti Damiani, Roberto Coin, Crivelli, Fope, Annamaria Cammilli, e poi Palmiero, Roberto Demeglio, Serafino Consoli, Gismondi 1754.
Nella lounge, al primo piano del quartiere fieristico, anche Morellato Group che punterà sulla sua gioielleria preziosa e sostenibile con Bluespirit, D’Amante, Christ, Cleor e Live Diamond tra i brand di proprietà.
Tra le case di alta gioielleria europee e internazionali si saranno poi le tedesche Schreiner Fine Jewellery, Hans Krieger, Giloy, le spagnole Dámaso Martinez, Carrera y Carrera e Facet; le francesi Akillis, Djula e La brune et la blonde. Infine, il marchio storico Fabergé. Tra le new entry della prossima edizione figurano inoltre l’italiana Daverio 1933, la greca Dionysios e la tedesca Artur Scholl.