Partono domani, 6 luglio, i saldi in tutta Italia, con l’eccezione della provincia autonoma di Bolzano dove bisognerà attendere fino al 19 luglio. Secondo le stime rilasciate da Confcommercio ogni famiglia spenderà per l’acquisto di capi scontati in media 202 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,2 miliardi, un dato in leggero calo rispetto alle previsioni dello scorso anno. Secondo Confcommercio, quest’anno saranno 15,8 milioni le famiglie che sfrutteranno la finestra delle promozioni per fare shopping.
“La stima di spesa per quest’anno – ha dichiarato Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio a Pambianconews – è leggermente in flessione rispetto al 2023, complici un quadro economico globale complesso e l’inflazione. Si sta affrontando un momento di difficoltà per il fashion retail. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Nonostante ciò, i saldi rappresentano un’opportunità fondamentale sia per i consumatori sia per i commercianti, in particolare per le attività che animano i nostri centri storici”.
“Bisogna ribadire che i saldi – prosegue Felloni – esprimono al meglio il loro potenziale se fatti correttamente, non solo occorre che siano trasparenti, in quanto il consumatore ha diritto di conoscere in maniera chiara il prezzo di partenza di ciascun articolo, la percentuale di sconto applicata e il conseguente prezzo finale, ma è necessario un patto di filiera tra fornitori e commercianti. Il fornitore non deve diventare infatti un concorrente del negoziante. Inoltre si deve nuovamente affermare che vi deve essere un’uniformità di regole su tutto il territorio nazionale. Si tenga presente che è prassi recente quella di individuare una data di inizio dei saldi pressoché uniforme in tutta Italia”.
Secondo il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, “Un segnale positivo arriva dagli acquisti degli stranieri extra UE amanti dello shopping nei negozi italiani che, nell’ultimo trimestre secondo i dati di Global Blue, hanno registrato un incremento del 21% dello scontrino medio nel fashion rispetto al 2019 e del 3% rispetto al 2023. Decisivo è stato anche l’incremento delle transazioni per l’abbassamento a 70 euro della soglia minima di accesso al tax free dal 1° febbraio 2024”.