Arkhouse Management e Brigade Capital non mollano la ‘presa’ su Macy’s. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i due fondi hanno alzato nuovamente l’offerta per l’acquisizione della catena di grandi magazzini, a cui fanno capo le insegne Macy’s, Bloomingdale’s e Bluemercury, mettendo ora sul piatto ben 6,9 miliardi di dollari (circa 6,3 miliardi di euro al cambio attuale).
Nel dettaglio, l’offerta è salita di altri 300 milioni di dollari dai 6,6 miliardi annunciati lo scorso marzo. Il deal iniziale invece, rifiutato dal player a stelle e strisce a dicembre 2023, proponeva una somma di 5,8 miliardi. Dopo la diffusione della notizia sui media, si legge su Reuters, le azioni della catena statunitense sono salite dell’1,1 per cento (per poi chiudere a +0,62% a Wall Street). La nuova proposta prevede dunque l’acquisizione delle azioni di Macy’s che Arkhouse e Brigade Capital non possiedono già per 24,80 dollari ciascuna, rispetto ai 24 dollari per azione offerti a marzo. Arkhouse, che detiene una partecipazione del 4,4% in Macy’s, aveva precedentemente alzato il prezzo dell’offerta da 21 a 24 dollari per azione. L’offerta attuale di 24,80 dollari riflette un premio di quasi il 43% rispetto al prezzo di chiusura di Macy’s dell’8 dicembre, quando sono emerse le prime trattative.
“Il consiglio di amministrazione di Macy’s valuterà attentamente l’ultima proposta”, aveva dichiarato a marzo la società, da mesi alle prese con un’elevata pressione finanziaria. Il gruppo Usa del retail ha infatti annunciato il licenziamento del 3,5% della forza lavoro totale, taglio che coinvolgerà circa 2.350 dipendenti, principalmente impiegati nell’headquarter di New York.
Macy’s ha registrato ricavi per 23 miliardi di dollari nel 2023, in calo rispetto ai 24,4 miliardi del 2022. L’utile netto è crollato a 105 milioni di dollari dagli 1,18 miliardi dell’esercizio precedente. A seguito dei risultati negativi, la società guidata da Tony Spring ha ufficializzato la chiusura di 150 store entro i prossimi tre anni,di cui 50 già entro la fine del 2024. Per Macy’s si tratta del secondo maggiore taglio al suo network dal 2020. La priorità va ora agli investimenti sui 350 negozi rimanenti, con l’espansione di punti vendita “di piccolo formato”.