Una colonna portante dell’impero Chiara Ferragni sta per franare. Il settimanale Chi ha anticipato che il flagship store del brand Chiara Ferragni inaugurato in via Capelli nel 2017 starebbe per chiudere ad agosto. La boutique milanese a metà strada tra piazza Gae Aulenti e corso Como ospita le varie collezioni del marchio: abbigliamento, borse, calzature, gioielli e le varie collaborazioni. Si tratta dell’ennesima notizia che sottolinea le criticità in cui versa l’influencer in seguito al ‘Pandoro gate’.
Contattato da Pambianconews, il brand ha non ha fornito dichiarazioni in merito.
Prima del rumors relativo alla parte commerciale con la chiusura del negozio milanese, si sono susseguite nei mesi scorsi le notizie relative all’interruzione dei contratti di licenza in essere con l’influencer da parte di Pigna, Safilo e Pantene. Poche settimane fa Fabio Maria Damato, il braccio destro di Chiara Ferragni, ha lasciato ufficialmente la gestione delle società del gruppo Ferragni. In una nota di Fenice e Tbc Crew pubblicata sui principali quotidiani le due società hanno dichiarato che “a partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di direttore generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale”.
In un post su Instagram Damato ha pubblicato per la prima volta la sua posizione in merito alla questione. “Domani sarà il mio ultimo giorno da general manager di Tbc Crew e Chiara Ferragni brand e per questo voglio ringraziare tutti i professionisti che con la loro esperienza e umanità hanno voluto affiancarmi in questa avventura. Oltre ovviamente a Chiara Ferragni che più di sette anni fa mi ha chiamato per supportarla nell’evoluzione del suo progetto di business credendo nella mia visione”, si legge sul post.