Nuovo stallo per le vendite al dettaglio a Hong Kong. A maggio le retail sales hanno infatti registrato una diminuzione del -11,5% su base annua, segnando il secondo mese consecutivo di calo a due cifre con orologi e abbigliamento tra le categorie maggiormente colpite. È quanto emerge dalla fotografia del Dipartimento del censimento e delle statistiche, secondo cui il valore delle vendite al dettaglio a maggio è stato provvisoriamente stimato a 30,5 miliardi di dollari di Hong Kong (3,3 miliardi di euro). Il calo è stato leggermente inferiore a quello del -14,7% di aprile, ma superiore a quello del -7% di marzo.
E ancora, nei primi cinque mesi del 2024 le vendite al dettaglio di Hong Kong sono diminuite del -6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come è riportato su Cpp luxury, a tal riguardo un portavoce del governo ha attribuito il notevole calo ai cambiamenti nei modelli di consumi dei visitatori e dei residenti – fenomeno a cui si sta assistendo già da qualche mese in relazione alla flessione degli e-commerce di lusso in Cina – nonché alla forza del dollaro di Hong Kong.
La maggior parte dei settori del commercio al dettaglio ha registrato un calo delle vendite su base annua, guidato da autoveicoli e parti di ricambio (-29,8%), orologi e oggetti di valore (-21,4%), prodotti di base nei grandi magazzini (-21,1%) e abbigliamento (-18,8%). Nel frattempo, i rivenditori di libri, giornali, cancelleria e articoli da regalo hanno registrato una crescita delle vendite del +6,9%, seguiti da farmaci e cosmetici con un miglioramento del 2,5 per cento. Le vendite online sono state stimate a 2,6 miliardi di dollari di Hong Kong, pari all’8,7% del totale delle vendite al dettaglio e con un aumento del +21,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Hong Kong si trova dunque in una situazione di stallo. Seppure rimanga un hub fondamentale per il mercato del lusso – è di inizio luglio l’investimento di Hongkong Land di un miliardo di dollari nell’ultra-luxury retail per la creazione di un polo nevralgico di punti vendita di lusso – la flessione post pandemia e la conseguente frenata dei flussi turistici non sta permettendo alla regione amministrativa speciale di ritornare a pieno regime, anche se i tentativi di corroborazione sono numerosi. Come riporta l’Agenzia Ice, nello sforzo di incoraggiare la spesa dei consumatori, l’Hong Kong Retail Management Association ha recentemente lanciato un festival dello shopping estivo. L’Hong Kong Shopping Festival, che riunisce 5.000 commercianti, è iniziato lunedì 1° luglio e si concluderà il 30 agosto, con sconti e altri vantaggi per un valore di 1,2 miliardi di HK$.
E ancora, come si legge su Reuters, un aumento della quota duty-free per i turisti cinesi diretti a Hong Kong potrebbe in qualche modo sostenere i commercianti al dettaglio della città, ma i visitatori provenienti dalla Cina continentale affermano che i prezzi sono ancora poco interessanti. Dall’ampliamento del programma di viaggi individuali per i visitatori cinesi a Hong Kong a partire da maggio, all’aumento della quota di acquisti duty-free, i governi di Cina e Hong Kong si stanno impegnando per attrarre turisti da oltre confine. Il capo esecutivo John Lee Ka-chiu a tal riguardo aveva precedentemente stimato che l’espansione del programma di viaggi in solitaria – che dunque non necessitassero per forza di un gruppo viaggi organizzato – per coprire 59 città della Cina continentale avrebbe portato 300.000 visitatori in più a Hong Kong e generato fino a 1,5 miliardi di HK$ di entrate aggiuntive ogni anno.
Anche se le sfide rimarranno nel breve termine, il portavoce governativo ritiene che le misure annunciate di recente, in particolare il potenziamento del programma di visite individuali e l’aumento della franchigia doganale per i visitatori residenti nel continente, contribuiranno a stimolare le attività di vendita al dettaglio.