Guarda all’essenzialità e alle proprie radici la proposta primavera/estate 2025 di Pal Zileri. Un concetto che parte dalla pulizia delle forme e dei colori, dalla ricerca di materiali di alta qualità e di silhouette rilassate per ridefinire il look di un uomo elegante ma discreto, la cui identità – dichiara a Pambianconews il brand CEO Leo Scordo – “non deve essere urlata”. E in un contesto, quello della sartoria maschile, dove l’asticella si fa sempre più alta, la sfida è sapersi reinventare rimanendo fedeli a se stessi: “Oggi l’abbigliamento maschile si sta chiedendo in che direzione andare – commenta Scordo -. In un settore dove tutti fanno tutto e lo fanno molto bene, senza loghi, con gli stessi temi colore e con tante funzioni d’uso che si sovrappongono, da un lato c’è certamente un tema di posizionamento e di qualità, mentre dall’altro ritengo che bisogna rafforzare la radice e il dna di ciascuna azienda. Per Pal Zileri questo si traduce con l’utilizzo di tessuti d’archivio e con la profondità dei colori”.
Tenendo ben a mente la propria brand identity ma volgendo lo sguardo anche verso un futuro più sostenibile, il luxury brand che fa capo al gruppo Mayhoola ha infatti attinto dal proprio archivio per una produzione di capi realizzati con tessuti di stagioni passate, per un guardaroba senza tempo. “I tessuti d’archivio sono il modo più sostenibile per fare ricerca per un’azienda che ha 40 anni di storia. Abbiamo degli archivi in Veneto che sono ricchissimi di disegnature e di coloriture. Invece di far fare prove nuove a fornitori esterni con conseguenti sprechi e dispendi di acqua e di energia, noi partiamo dai nostri vecchi tessuti per elaborare in chiave moderna le collezioni”. Dalla scorso autunno/inverno invece (con un iniziale esperimento mono-prodotto) è stata lanciata anche la capsule ‘Active’, che esprime la sintesi tra tradizione sartoriale e performance. “In questa nuova collezione – prosegue il manager – la ritroviamo con un total look fatto di tessuti super performanti e stretch, che coniugano il tailoring tipico di Pal Zileri con una sensazione di confort e con una fluidità che sono parte del vestire dell’uomo”.
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Rispetto all’andamento, dopo un 2023 “estremamente positivo”, il marchio ha appena pensato ad un piano di sviluppo triennale. “Abbiamo cominciato molto positivamente il 2024, anche perché figlio delle vendite dello scorso anno. È un circuito che si sta alimentando molto bene, sia a livello wholesale che retail e di corner. Ci aspettiamo un anno positivo, migliore del 2023 e in linea con il budget. In aggiunta abbiamo appena definito e approvato un piano triennale 2025-27 che si caratterizza anche per un fortissimo intervento di marketing e che dovrebbe portare l’azienda a raddoppiare il fatturato, mantenendo un equilibrio tra wholesale, retail e franchising”. A livello di mercati il player specializzato nell’abbigliamento maschile rimane solido in Medio Oriente, Nord Europa, Corea e Messico, ma guarda molto anche all’Uk. “Il Regno Unito è un mercato che ci sta dando grandi soddisfazioni e difatti a Londra, insieme a Roma e Parigi, sono previsti i prossimi opening. In Uk lavoriamo molto con Harrods e abbiamo dei corner di proprietà con Harvey Nichols“, aggiunge Scordo. A partire da settembre invece si concretizzeranno altre aperture in Francia, con un corner a Galerie Lafayette, e con due corner a Hong Kong, a Sogo, “che saranno l’entry door per cominciare a sviluppare il brand Pal Zileri anche in Greater China”.
Guardando al futuro dell’azienda, Pal Zileri ha anche attivato un piano di collaborazione con le scuole per il recruiting di giovani talenti da inserire nell’organico. “Da qualche stagione abbiamo iniziato a reclutare da alcune delle principali scuole di moda o di fashion management dei giovani ragazzi. Un progetto molto positivo, in quanti tutte le persone che abbiamo reclutato sono rimaste in azienda con noi dopo lo stage. Per noi – conclude Scordo – è fondamentale avere delle menti fresche che, lavorando in un’azienda dal dna così forte, possano portare contributi e nuove idee”.