Fedeli compie novant’anni e festeggia l’importante traguardo con un libro fotografico dedicato alla storia dell’azienda, iniziata a Monza nel 1934 e incentrata sulla produzione e lavorazione di cashmere.
‘Fedeli Customer’s Around the World’ è il titolo della pubblicazione, che rappresenta il secondo capitolo di una serie già precedentemente avviata in occasione del settantesimo anniversario del player. Nel 2004, infatti, era stato realizzato “Fedeli People Around the World”, progetto a cui si è voluto dare continuità con un nuovo volume il cui file rouge è ancora il collo alto nero di cashmere, marchio di fabbrica di Fedeli nonché capo iconico del guardaroba maschile.
“Celebriamo questo anniversario omaggiando innanzitutto i nostri clienti in tutto il mondo”, ha raccontato ai microfoni di Pambianconews Luigi Fedeli, presidente della società Luigi Fedeli e Figlio Srl, di cui rappresenta la terza generazione, nella cornice dell’evento organizzato proprio per festeggiare quasi un secolo di attività nel tessile, tra evoluzioni irreversibili e cambiamenti a cui l’azienda si è adattata sapendo cogliere lo spirito del proprio tempo.
“Proprio in quest’ottica abbiamo pubblicato un libro che immortala alcuni dei nostri clienti e partner più importanti. Siamo andati da loro – racconta ancora Fedeli – per fotografarli nei loro spazi. Il risultato è un libro che celebra chi è stato accanto all’azienda in questi novant’anni, contribuendo alla sua crescita”. Un viaggio in giro per il mondo su carta, grazie agli scatti del fotografo Francis Barion.
Aggiunge: “Ovviamente il nostro ringraziamento è più ampio e si rivolge a tutti coloro che abbiano lavorato con noi in questi anni, che sono tanti… Dai fornitori, agli amici, ai sostenitori”.
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Guardando ai decenni lasciati alle spalle, l’imprenditore commenta: “Per me questo è un traguardo estremamente significativo, perché novant’anni non sono pochi, soprattutto per un’azienda che è rimasta sempre nella mani della stessa famiglia. Sono orgoglioso di essere arrivato fin qui, e sono grato a chi mi ha preceduto, mio nonno e mio padre, nonché tutti coloro che abbiano lavorato con noi”.