A Pitti Uomo 106, Duno porta “nuovi tessuti naturali, dal misto seta fino a lana super light”, in risposta all’evoluzione del cambiamento climatico che impone alla moda materiali freschi e performanti. Lo ha raccontato a Pambianconews Chris Wang, CEO di Duno.
Specializzato nell’outerwear maschile, Wang racconta di come stia cambiando questo segmento, alla ricerca di nuovi stimoli e in una fase di ampliamento in direzione lifestyle: “Noi, in particolare, stiamo cercando di aggiungere nuovi articoli per completare le nostre collezioni, partendo da polo e maglieria per arrivare ai pantaloni”. Aggiunge: “È un’operazione di completamento, senza però dimenticare che il nostro core business resta il capospalla, con impermeabili confortevoli e pratici”.
Duno si è lasciato alle spalle un 2023 di crescita a doppia cifra, “anche grazie all’ampliamento della proposta”, e anche il 2024 si sta prospettando un’annata ambiziosa. “Siamo molto fiduciosi sulla performance della prossima stagione”, ha anticipato Wang.
Intanto, il brand ha finalizzato il trasferimento in un nuovo headquarter, nel distretto toscano di Empoli. La nuova sede si distribuisce su due edifici di più su una superficie di oltre 3mila metri quadrati e un altro in previsione di costruzione, che ospiterà gli uffici direzionale, commerciale, sviluppo prodotto marketing, lo showroom e la logistica.
Una scelta, quella di cambiare sede, che risponde alle esigenze di espansione del brand in questi ultimi anni e la spinta internazionale. Duno, infatti, ha raccontato ancora Wang, ha nei piani di presidiare nuovi mercati, tra cui quello americano. Attualmente, l’Europa resta l’orizzonte di riferimento del brand, con in particolare Germania e Scandinavia, ma gioca un ruolo di primo piano anche l’Asia.