“La collezione di Piacenza 1733 è bohémien, ispirata ai country club del vecchio mondo in posti esotici come Cuba e i Caraibi. Abbiamo articoli come la guaina nera traforata con intarsio, altri fatti in lino e cashmere/seta pensati per il viaggiatore moderno che però ricorda i nostri avi, persone che hanno girano il mondo. Questo know-how è stato tradotto nelle nostre nuove proposte per la primavera/estate 2025″. Con queste parole Vasiliy Piacenza, brand manager director di Piacenza 1733, ha descritto le proposte del marchio presente a Pitti Uomo 106. La collezione presentata in Fortezza da Basso porta in scena tutta l’expertise del brand esplorando nuovi effetti bicolore, punti tridimensionali e motivi traforati che trovano la loro ragion d’essere in diverse dimensioni materiche: tra mischie seta-cotone o seta-lino, o anche cotone compatto. La palette colori predilige nuance eteree e polverose con toni come zafferano, ambra, menta, giada, salvia chiara, felce, rosa antico, corallo sbiadito e arancio bruciato.
Il fatturato 2023 consolidato del Gruppo Piacenza (di cui Piacenza 1733 fa parte) si è chiuso a 114 milioni di euro, in crescita del 26% sul 2022: “Siamo molto contenti perché è stato un anno record. Il 2024 invece è un po’ complicato, è partito meno bene ma ci auguriamo possa riprendersi come ci dicono le previsioni. Stiamo continuando a investire nella sfera industriale, dopo aver rilevato Cerruti nel 2022 abbiamo appena implementato un nuovo reparto di orditura, a settembre sostituiremo gli impianti del reparto di tintoria e durante l’anno abbiamo in progetto di installare un nuovo impianto di cogenerazione unito a un sistema di pannelli solari per ridurre il nostro impatto ambientale e migliorare l’efficientamento energetico”, ha spiegato il manager.
“Stiamo alla ricerca di un nuovo showroom milanese (attualmente in via Goito, ndr) che funga da quartier generale di tutto il gruppo e prevediamo inoltre per il prossimo anno di poter partire anche con la donna”, ha annunciato a Pambianconews Piacenza.
Lo scorso novembre, l’azienda tessile biellese ha annunciato l’acquisizione del 100% di Filatura Cardata Lanefil, realtà radicata anch’essa nel distretto di Biella e specializzata nella filatura cardata di fibre nobili, nonché già fornitore di lungo corso del gruppo. L’operazione è arrivata a un anno di distanza da quella di Lanificio F.lli Cerruti, altra manifattura del territorio, e di quella di Arte Tessile, player artigiano di Busto Arsizio, specializzata in disegni per tessuti jacquard e raschel, oltre che a tre anni da quella di Lanificio Piemontese. Il gruppo si prepara inoltre a diventare società Benefit entro la fine del 2024.