Lubiam è tra i protagonisti di Pitti Uomo 106, con le collezioni menswear dei marchi Luigi Bianchi e L.b.m 1911. Tra le novità per l’azienda mantovana di abbigliamento maschile, il debutto nella donna con L.b.m: “È un progetto – ha raccontato a Pambianconews Edgardo Bianchi, AD e direttore finanziario – che contiamo di portare avanti per la prossime stagioni, cercando di affacciarci su un mercato che per noi è nuovo che ma che riteniamo possa darci grandi soddisfazioni”. Proseguendo: “L.b.m è la label che meglio si presta a questo esperimento e la linea womenswear per noi rappresenta un completamento della collezione uomo, di cui ricalca filosofia e qualità”.
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Lubiam si è lasciata alle spalle un 2023 con ricavi in crescita del 20% sull’anno precedente, attestatisi intorno ai 55 milioni di euro (sui 45 milioni del 2022), “una performance ben superiore a quella delineata dai dati di Sistema Moda Italia per il settore”. Riguardo alle linee sotto Lubiam, “abbiamo registrato +22% con L.b.m e +40% con Luigi Bianchi”. Riguardo al 2024, l’imprenditore tratteggia un “anno più complesso”, che impone prudenza nelle previsioni.
“Confidiamo – ha anticipato Bianchi – di chiudere l’anno consolidando i risultati messi a segno nel 2023, facendo fronte alle criticità sul fronte del sell-out” Proseguendo: “Come sappiamo, l’autunno/inverno 2023 è stato un momento complesso per i negozianti, tra tensioni geopolitiche e instabilità climatica, e questo non può che riverberarsi sulla stagione successiva”.
Per quanto riguarda l’equilibro Italia-estero, nella ripartizione del fatturato complessivo tra i mercati di riferimento dell’azienda, Lubiam si dimostra stabile, racconta Bianchi. Il mercato interno, l’Italia, resta quello preminente, con un peso pari a circa il 55% del turnover globale, mentre il restante 45% circa è rappresentato, in modo pressoché costante, dalla quota estera. Degne di nota, guardando ai singoli Paesi, le performance 2023 di Stati Uniti (+24%) e Canada (+50%), “mercati estremamente strategici e trainanti”; in Europa spicca la Spagna (+160%), con un andamento legato in particolare al forte incremento della collezione cerimonia, determinante anche per l’Italia, soprattutto nella prima metà dell’anno.
Sul fronte della distribuzione, Lubiam resta legata a una distribuzione wholesale, ma non esclude un’incursione nel mondo del retail monomarca, di cui ancora non sono stati definiti tempi e modalità. A essere certa è solo la meta, anticipa Bianchi, che sarà Milano. “Non è un processo semplice, quindi restiamo in attesa di trovare una location adatta al nostro posizionamento”. Aggiungendo: “Stiamo portando avanti anche un rinnovamento del concept dei punti vendita, sia in vista di un futuro monomarca, sia in virtù delle collaborazioni già in essere con i nostri parner in giro per il mondo”.
Dal punto di vista corporate, inoltre, Lubiam sta lavorando al nuovo B2b, ristudiando la propria piattaforma con i clienti negozianti. “Stiamo lavorando sulle attività di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda il versante sociale legato ai nostri collaboratori, incrementando il welfare aziendale”, ha spiegato Bianchi.