L’approdo in Borsa di Golden Goose ha ora una data precisa. Lo sbarco del player italiano sui listini di Piazza Affari avverrà il prossimo 21 giugno. La forchetta di prezzo delle sue azioni è stata individuata tra i 9,50 e i 10,50 euro per azione, corrispondente a una capitalizzazione di mercato compresa tra circa 1,7 e 1,9 miliardi di euro. L’offerta delle azioni sarà pari al 30% del capitale sociale della società (senza l’Opzione di Over-allotment).
Il periodo di offerta, si legge nel comunicato, dovrebbe iniziare il 13 giugno e terminare intorno al 18 giugno, “sebbene possa essere ridotto, esteso o sospeso”. Il prezzo finale dell’offerta dovrebbe essere pubblicato il 19 giugno, mentre il primo giorno di negoziazione è previsto per il 21 giugno 2024. L’Ipo, si legge in una nota, consisterà nella vendita di azioni esistenti da parte di Astrum, azionista unico di Golden Goose, controllato dal fondo Permira, che cederà circa 43,62 milioni di azioni al prezzo massimo e 42,95 milioni a quello minimo, a cui si aggiungerà l’emissione di nuove azioni da parte di Golden Goose, per un controvalore di 100 milioni di euro. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’Ipo sarà la più grande, sul banco di Piazza Affari, dopo la vendita di 599 milioni di euro da parte della società di gioco d’azzardo Lottomatica nel maggio dello scorso anno.
La società ha reso nota l’intenzione di utilizzare tutti i proventi dell’offerta, insieme ai prestiti concessi e alla liquidità disponibile, per finanziare l’estinzione anticipata o il rimborso da parte di Golden Goose delle obbligazioni garantite senior a tasso variabile in circolazione con scadenza nel 2027 alla prima data di negoziazione delle azioni della società su Euronext Milan o in prossimità di tale data.
È bene ricordare che Golden Goose (che lo scorso aprile ha accolto nel proprio cda Marco Bizzarri) aveva archiviato un 2023 con ricavi netti pari a 587 milioni, in crescita del 18% a cambi costanti rispetto al 2022 e un totale di 191 punti vendita worldwide. Nei primi tre mesi del 2024, invece, il player ha archiviato ricavi netti in crescita del 12% su base annua a tassi di cambio costanti (+11% su base pubblicata).
Passata da Carlyle a Permira (che aveva battuto la concorrenza di altri due fondi, Advent e la Spac americana Acamar) nel febbraio 2020, Golden Goose era stata ceduta per 1,3 miliardi. Le prime voci su un approdo in Borsa si erano già diffuse a inizio 2022 seguendo le ipotesi di una possibile quotazione a Wall Street.
“L’Ipo è la conseguenza naturale di una storia di successo iniziata a Venezia nel 2000 e sono profondamente orgoglioso di guidare la Golden Goose Family verso questo momento – ha di recente commentato l’AD di Golden Goose Silvio Campara -. Il nostro approccio people-centric, unito a prodotti iconici e di alta qualità, sono alla base del modo in cui interagiamo con la nostra community globale. Ora, insieme, possiamo scrivere un nuovo capitolo della nostra storia per un pubblico ancora più ampio”.