Gucci sfila, ancora, al museo. Dopo aver portato le creazioni del direttore creativo Sabato De Sarno alla Tate Modern di Londra, la maison di casa Kering ha scelto ora la Triennale come location per presentare, nel corso dell’imminente Milano Moda Uomo, la collezione uomo primavera/estate 2025. “Una scelta – spiega il luxury brand in una nota – che tiene fede alla tradizione della maison di intessere legami tra moda e istanze di confronto culturale di più ampio respiro”.
“Così come la Tate Modern di Londra, Triennale Milano – prosegue il marchio – è fucina di creatività, offrendo uno spazio in cui si sviluppano nuovi dialoghi grazie alla diversità, allo scambio e alla libertà che l’arte, nella sua concezione più ampia, evoca nei suoi osservatori”.
Il défilé, in programma per lunedì 17 giugno, segnerà così la seconda collezione menswear realizzata da De Sarno, dopo quella ‘andata in scena’ lo scorso gennaio nella cornice di Gucci Hub, e rappresenterà un atteso ‘ingresso’ in città: sarà infatti la prima volta che il designer campano farà sfilare una collezione nel centro della città, dopo che il suo debutto in passerella (a settembre dello scorso anno, ndr) era stato spostato all’ultimo – causa maltempo – dalle strade di Brera agli spazi di via Mecenate. L’ultima sfilata main di Gucci, esclusa quindi la cruise dello scorso 13 maggio, è stata invece allestita all’interno della Fonderia Carlo Masi.
La sfilata rientra dunque nel piano di ‘rinnovo’ della casa di moda fiorentina, che deve far fronte a dei risultati finanziari in calo: nei primi tre mesi del 2024 la maison ha totalizzato ricavi per 2,1 miliardi di euro, in calo del 21% a tassi correnti (-18% a basi comparabili). A pesare sul primo quarter era stata in particolare l’area l’Asia-Pacifico, che incide per il 34% sulle vendite di Kering. “La Cina è la peggiore area in difficoltà per Gucci al momento e probabilmente tutte le debolezze del marchio sono esacerbate in Cina”, aveva affermato la chief financial officer Armelle Poulou durante la conference call. Complessivamente, la trimestrale dell’intero gruppo aveva segnato 4,5 miliardi di euro, in flessione dell’11% a tassi correnti (-10% su basi comparabili).
Nonostante il periodo sfidante, sembra però che le nuova proposta di De Sarno stia raccogliendo consenso da parte dei consumatori: “Gucci – spiega un report di Deutsche Bank sul lusso europeo – rimane molto rilevante per i consumatori e i dati del nostro sondaggio sul lusso indicano che un’elevata percentuale di consumatori cinesi e statunitensi è entusiasta di Sabato de Sarno, con l’87% dei consumatori cinesi che probabilmente acquisterà la nuova collezione e il 75-85% che ritiene che Sabato avrà un impatto positivo per Gucci”.