Rolex ‘corre’ con l’oro. La maison ginevrina ha alzato il prezzo di alcuni dei suoi modelli realizzati con metalli preziosi a causa dell’innalzamento record del prezzo dell’oro. Nel Regno Unito, riporta Bloomberg, la società svizzera ha apportato un incremento del 4% con modelli come il Daytona in oro bianco passati, dal 1° giungo, da 37.200 mila sterline a 38.700 mila (da circa 43,6 mila euro a 45,3 mila al cambio attuale). Mentre il costo retail del modello Gmt Master II in oro giallo ha visto un balzo di 1.400 sterline, passando da 34mila sterline a 35.400 mila. Contattato dalla testata statunitense, il gruppo di Ginevra, non ha rilasciato commenti in merito all’innalzamento dei prezzi.
Il prezzo dell’oro si conferma così a a livelli record con una crescita che ha quasi raggiunto i 14 punti percentuali (+13,5%) da inizio anno, andando quindi oltre oltre i 2.300 dollari l’oncia. Un’impennata, si legge su La Repubblica e secondo quanto emerso da analisi di Nitesh Shah (head of commodities and macroeconomic research della società di investimento londinese WisdomTree Investments) che potrebbe non essere ancora finito e che vedrà le quotazioni salire fino a 2.500 o anche 2.750 dollari entro il primo trimestre del 2025.
Rolex è solito aumentare i prezzi dei suoi orologi una volta all’anno, nel mesi di gennaio. Già nel 2022 i prezzi in Uk sono aumentati di quattro punti percentuali per alcuni modelli, lasciati però invariati negli Stati Uniti. Gli stessi aumenti erano stati applicati due volte anche nei Paesi europei.
Lo scorso marzo, Rolex ha tagliato il traguardo dei dieci miliardi di ricavi, forte di un ulteriore incremento delle sue quote di mercato. A sancirlo erano state le stime di Morgan Stanley e LuxeConsult nel report annuale sulla ‘Swiss Watch Industry‘, ora aggiornato ai dati 2023. Rolex ha prodotto 1,24 milioni di orologi lo scorso anno, con un fatturato di 10,1 miliardi di franchi svizzeri (circa 10,5 miliardi di euro). Si tratta, evidenziava Morgan Stanley, di un “aumento dell’11% rispetto al 2022”.