Otb dovrebbe quotarsi nel 2026, rimandando così di un anno l’approdo in Borsa. A renderlo noto è lo stesso Renzo Rosso, fondatore e presidente del gruppo italiano, che nel corso di un evento a Roma – secondo quanto si legge su Reuters – ha parlato di “un inizio d’anno un po’ sotto tono”, che ha portato il progetto della quotazione a slittare di un anno, in quanto sarebbe “meglio aspettare il momento giusto”.
“Quando si fa un passo del genere lo si vuole fare con numeri che siano al livello di quelli che gli investitori si aspettano”, ha precisato Rosso, sottolineando il momento complesso che sta attraversando il settore del lusso.
Nel 2023 Otb, a cui fanno capo i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, le aziende Staff International e Brave Kid, e una partecipazione nel brand Amiri, ha sfiorato il tetto dei 2 miliardi di euro con ricavi pari a 1,9 miliardi e una crescita del 7,2% a cambi correnti (+10,2% a cambi costanti) rispetto al 2022. Le vendite nette si sono attestate a 1,8 miliardi, in aumento del 9,1% a cambi correnti, trainate dal buon andamento dei canali diretti, dei brand del comparto luxury e dal turnaround di Diesel, che da solo ha registrato un incremento del 13,1% “a dimostrazione – si leggeva in una nota – del successo ottenuto grazie al percorso di riposizionamento del marchio ormai ben consolidato”.