Assopellettieri taglia il nastro della sua prima sede fiorentina, inaugurata a Firenze nel complesso della Manifattura Tabacchi. La storica fabbrica dismessa nel 2001 e oggi trasformata in un complesso edilizio contemporaneo a pochi passi da piazza Puccini diventa quindi location per gli uffici dell’associazione che rappresenta le imprese italiane di pelletteria aderente a Confindustria e Confindustria Moda, rispondendo al desiderio dell’ente di “essere sempre più al fianco, anche fisicamente, delle aziende del comparto in un territorio che traina il settore”, si legge nella nota.
Il distretto toscano della pelletteria “rappresenta infatti il più importante a livello nazionale”, ricorda Assopellettieri, con un valore di export tra pelletteria e concia di oltre 5,1 miliardi di euro nel 2023, con la provincia di Firenze che ne rappresenta 4,3 miliardi e che si è confermata al primo posto nella graduatoria per provincia, con una quota pari al 31% dell’export settoriale italiano.
“Abbiamo recepito l’esigenza delle aziende del distretto toscano di poter contare su una maggior vicinanza da parte dell’Associazione – ha affermato Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri -. Per questo motivo, pur mantenendo la centralità della sede di Milano, abbiamo scelto di stabilirci anche a Firenze. Con oltre 2.300 aziende di pelletteria, il distretto toscano è il più numeroso in Italia e per poter essere ancora più efficaci nel supportarle era necessario avere un presidio operativo e di rappresentanza sul territorio”.
Lo scopo della sede, infatti, sarà proprio quello di accogliere gli imprenditori del territorio, accompagnarli nel dialogo con le istituzioni e aumentare le occasioni di networking, al fine di alimentare un dialogo costante sulle loro necessità e sulle sfide che il comparto si trova ad affrontare, spiega l’associazione. Verranno inoltre sviluppati servizi dedicati e collaborazioni con partner locali per assistere le aziende nelle esigenze del mercato attuale: internazionalizzazione, formazione, sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
“Abbiamo immaginato questa sede come ‘una casa degli associati’ – continua Sequi – un luogo in cui potranno trovare confronto e nuove soluzioni. L’idea è infatti stilare un calendario di eventi e organizzare incontri periodici tra gli associati toscani: consulenti specializzati saranno a disposizione per aiutare su tematiche specifiche, come la sostenibilità per esempio, e gli adeguamenti alle nuove norme”.
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