Via libera alla direttiva europea sulla due diligence. Approvata circa due mesi fa dall’Unione europea, la norma imporrà alle aziende comunitarie di verificare la legittimità della propria catena di approvvigionamento e, una volta raggiunta la necessaria maggioranza qualificata di 15 Paesi dell’Ue a rappresentare il 65% dell’istituzione, mancava il voto finale di Parlamento e Consiglio europeo.
Come previsto, l’approvazione da parte di Bruxelles è arrivata, nonostante si sia trattato, come già sottolineato, di una vittoria al ribasso per una proposta legislativa nata con l’intento di monitorare la responsabilità sociale dei player che popolano le filiere dell’Unione europea. Oggetto della direttiva sulla due diligence, infatti, saranno solo le società con fatturato oltre i 450 milioni di euro e più di mille dipendenti.
Fissati, inoltre, obblighi di responsabilità per le aziende affinché monitorino e prevengano danni ambientali e violazioni dei diritti umani lungo l’intera catena di produzione. All’interno del nuovo quadro normativo, sarà compito degli Stati membri istituire o designare un’autorità di controllo per verificare ed eventualmente sanzionare il mancato rispetto delle norme, ad esempio multando le imprese responsabili di violazioni con ammende pari ad almeno il 5% del fatturato netto globale. La direttiva verrà ora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore venti giorni dopo.