La ‘normalizzazione’ dei consumi non ha scalfito la rincorsa di Chanel. Dopo un 2022 chiuso in crescita a doppia cifra (+17% per la precisione), la maison francese ha messo a segno nel 2023 un altro risultato record con un incremento dei ricavi del 16 per cento. L’ultimo esercizio fiscale ha visto quindi il turnover salire a quota 19,7 miliardi di dollari (18 miliardi di euro), con una crescita percentuale a due cifre in Asia ed Europa che ha compensato un forte rallentamento negli Stati Uniti. In ulteriore miglioramento la redditività: l’utile operativo è salito del 10,9% a 6,407 miliardi, a fronte di un 2022 a + 5,8 per cento.
Come riporta Business of fashion, il progresso delle vendite è legato ad un mix di fattori: “Gli aumenti dei prezzi hanno fatto aumentare le vendite di circa il 9%, mentre i maggiori volumi hanno contribuito per il resto”, ha spiegato il direttore finanziario Philippe Blondiaux . L’aumento delle vendite ha riguardato tutte le categorie merceologiche e il trend sta perdurando anche nel 2024, anno chiave che si sta rivelando uno spartiacque per il lusso. “La crescita a doppia cifra in tutte le categorie è continuata nell’ultimo trimestre del 2023, dove abbiamo registrato una crescita del fatturato del 14%”, ha affermato Blondiaux.
Gli investimenti di capitale hanno raggiunto quota 1,2 miliardi di dollari nel 2023. Tra i nuovi punti vendita, lo store di via Montenapoleone a Milano. Gli investimenti di marketing sono aumentati del 20% a 2,5 miliardi di dollari, tra cui le prime campagne delle fragranze con il nuovo testimonial di Bleu de Chanel, Timothée Chalamet.
L’azienda ha aumentato il proprio organico del 14% raggiungendo oltre 36.500 persone.
Come riportato da Business of fashion, il direttore finanziario ha ammesso che il “2024 sarà un ambiente più impegnativo”. Tuttavia la maison prevede di aumentare le spese in conto capitale del 50% nel 2024, rispetto al record di 1,23 miliardi di dollari dell’anno scorso, grazie all’acquisizione di punti vendita in location di prestigio e agli investimenti nella filiera. Inoltre ha confermato che la Cina resta un Paese chiave per la crescita del marchio e proprio in quest’area la maison conta di concentrare importanti aperture. “La Cina è ancora un luogo in cui siamo, direi, sottodistribuiti”, ha affermato Philippe Blondiaux citando le 18 boutique di moda della maison rispetto ai marchi concorrenti che hanno circa 40-50 negozi. Secondo quanto riportato da Reuters, Chanel prevede di aprire un salone privato e un centro riparazioni a Shanghai nei prossimi mesi.
Il direttore finanziario ha inoltre aggiunto che Chanel, che all’inizio di quest’anno ha aumentato i prezzi fino al 6%, potrebbe far lievitare ulteriormente i prezzi nella seconda metà del 2024, come mossa per adeguarsi all’incremento del costo dei materiali o per pareggiare le differenze di cambio.
Nel corso della conference call, i vertici hanno smentito le voci su un cambio di stilista in Chanel, sottolineando che la direttrice creativa Virginie Viard, braccio destro di Karl Lagerfeld, ha determinato una forte crescita del prêt-à-porter, che sono aumentate di due volte e mezzo e del 23% solo nell’ultimo anno.