Canada Goose supera le stime nel quarto trimestre. Il marchio americano di outerwear ha cavalcato il rimbalzo del Nord America e la costante domanda da parte dei consumatori cinesi per i suoi celebri piumini, vedendo le sue azioni salire di oltre il 24% all’indomani dei risultati, si legge su Reuters.
Negli ultimi tre mesi del fiscal year i ricavi del brand sono ammontati, superando le previsioni di Wall Street, a 358 milioni di dollari canadesi (circa 242 milioni di euro), in aumento del 22% a cambi correnti (+23% a valuta costante), grazie alla performance delle vendite dirette (+21% a cambi costanti), specie in Asia-Pacifico e Nord America, mentre il wholesale ha rallentato dell’8 per cento.
Guardando all’andamento su base geografica, il Nord America ha corso nei tre mesi del 24%, l’Asia-Pacifico del 33% e l’area Emea si è attestata a +3 per cento. Nel periodo terminato lo scorso 31 marzo l’utile operativo è passato dai precedenti 17,6 milioni di dollari a 23,1 milioni, con un utile netto attestatosi a 7,6 rispetto al rosso di 10 milioni del medesimo quarter del 2023.
Nell’intero fiscal year il gruppo di Toronto ha registrato una crescita del 10% del giro d’affari a 1,3 miliardi di dollari, con un ebit sceso a 124,5 milioni dai 147,6 milioni di un anno prima e l’ebit rettificato calato a 171,8 milioni, dai precedenti 174,1 milioni. L’utile adjusted è stato pari a 101 milioni, contro i 110 dell’anno precedente.
Canada Goose ha appena reclutato Haider Ackermann come proprio primo direttore creativo. Lo stilista francese di origine colombiana, infatti, è il primo a ricoprire questo ruolo e lavorerà a Parigi accanto al presidente e AD Dani Reiss. La sua prima capsule collection stagionale verrà lanciata nell’autunno/inverno 2024.