Lo sportswear di Under Armour frena nel 2024. Il colosso americano ha appena comunicato i dati relativi ai 12 mesi, che vedono il gruppo subire un calo del 3% del fatturato a quota 5,7 miliardi di dollari (5,2 miliardi di euro). Ad incidere negativamente sulle vendite è stato soprattutto il mercato nord americano, che ha registrato un -8% con ricavi pari a 3,5 miliardi. A bilanciare la performance negativa del Nord America è stata però la crescita dell’area Emea (+9%), dell’Asia Pacifica (+6%) e dell’America Latina (+8%). Nel quarto trimestre, la contrazione è stata del 5% con ricavi pari a 1,3 miliardi. Nell’ultimo quarter, il Nord America aveva registrato un calo di dieci punti percentuali.
Rispetto all’operatività, l’utile netto si è attestato a 232 milioni di dollari. “Escludendo un benefit di 50 milioni di dollari per la vendita della piattaforma MyFitnessPal, le spese per riserve legali e i relativi impatti fiscali, – precisa il gruppo nel report – l’utile netto rettificato è stato di 245 milioni di dollari”. Nel full year i ricavi Wholesale hanno segnato -7% a quota 3,2 miliardi, mentre i ricavi direct-to-consumer (provenienti dai negozi di proprietà e dall’e-commerce, che rappresenta il 41% del fatturato) sono cresciuti del 3% a 2,3 miliardi.
Negative le tre categorie merceologiche: i ricavi dell’abbigliamento sono diminuiti del 2% (3,8 miliardi), quelli delle calzature del 5% (1,4 miliardi) e quelli degli accessori dell’1% (406 milioni).
Per il 2025, il gruppo prevede un calo double-digit dei ricavi, con un rallentamento compreso tra il 15% e il 17% nel Nord America e una contrazione a cifra singola nei mercati internazionali. Mentre l’utile operativo dovrebbe essere compreso tra i 50 e i 70 milioni di dollari. Parallelamente, il player statunitense ha anche annunciato un piano di ristrutturazione per il prossimo anno, che, al fine di “rafforzare e sostenere l’efficienza finanziaria e operativa della società”, metterà sul piatto una somma stimata tra 70 e i 90 milioni.
“In un contesto di vendita al dettaglio difficile nell’anno fiscale 2024, che comprendeva scorte elevate e un costante ritmo di promozioni, abbiamo dimostrato un controllo disciplinato delle spese e ottenuto risultati in linea con le nostre prospettive precedenti – ha commentato Kevin Plank, presidente e CEO di Under Armour -. Abbiamo anche mantenuto un bilancio solido, chiudendo l’anno con una solida posizione di liquidità e sani livelli di scorte.”
“A causa di una confluenza di fattori, tra cui una minore domanda nel canale wholesale e un’esecuzione inconsistente in tutta la nostra attività, stiamo cogliendo questo momento critico per prendere decisioni proattive per costruire un posizionamento premium per il nostro marchio, che metterà pressione sui nostri profitti nel prossimo futuro”, ha spiegato Plank, aggiungendo: “Nei prossimi 18 mesi, esiste una significativa opportunità per ricostituire la forza del marchio Under Armour ottenendo di più, facendo di meno e concentrandosi sui nostri fondamentali fondamentali: guidare la domanda attraverso prodotti e storytelling migliori, gestire strategie più intelligenti come semplificare il nostro modello operativo ed elevare la nostra esperienza del consumatore”.