I tagli previsti da Nike impattano anche il marchio Converse che sta eliminando parte della sua forza lavoro. Il brand “sta riallineando alcuni dei nostri team per supportare meglio la crescita futura”, ha segnalato un portavoce del brand in una nota pubblicata su Bloomberg. “Possiamo confermare che i cambiamenti totali nella forza lavoro di Converse sono stati inclusi nel piano complessivo di riduzione del 2% di Nike. Tuttavia, noi stavamo operando secondo una tempistica separata”.
Nike è impegnato in un piano di riduzione dei costi da 2 miliardi di dollari presentato a dicembre che include la riduzione del 2% della propria forza lavoro. Il piano si estenderebbe ai prossimi tre anni e includerebbe anche la riduzione dell’offerta di alcuni prodotti e la riduzione dei livelli di gestione. Come sottolineato dalla agenzie, il colosso delle calzature è stato colpito da una cauta spesa al consumo e da un business all’ingrosso sotto pressione negli ultimi trimestri, costringendolo a ridurre le forniture di scarpe classiche come Air Force 1 e Pegasus. A marzo, aveva avvertito che le sue entrate nella prima metà dell’anno fiscale 2025 si sarebbero ridotte di una percentuale bassa a una cifra.
Nei tre mesi al 29 febbraio scorso, il colosso di Beaverton ha riportato ricavi flat, passati da 12,39 a 12,42 miliardi di dollari (circa 11,5 miliardi di euro), mentre l’utile netto ha evidenziato un -5% a 1,17 miliardi. Il consensus Lseg si aspettava un turnover trimestrale di 12,28 miliardi di dollari.