Michael Burke starebbe per dimettersi dal ruolo di presidente e CEO di Lvmh Fashion Group. Secondo quanto si legge su The Business of Fashion il manager, da quasi 40 anni nell’organico del gruppo fondato da Bernard Arnault, sarebbe in procinto di lasciare il proprio incarico a solo quattro mesi dalla nomina. Lo scorso gennaio il colosso del lusso francese annunciava infatti la sua successione a Sidney Toledano, che in contemporanea veniva direttamente appuntato advisor di Arnault lasciando in aggiunta il comitato esecutivo di Lvmh.
Secondo fonti di stampa francese, il vice di Burke, Pierre-Emmanuel Angeloglou, rimarrà però nel suo ruolo corrente, con il compito supervisionare i marchi ‘minori’ del gruppo, da Kenzo, Marc Jacobs a Pucci e Stella McCarnety. Non è quindi dato per scontato che il possibile dietrofront di Burke possa semplicemente trattarsi di uno dei ‘rimpasti’ dell’universo Lvmh, con Burke che potrebbe ricoprire presto un nuovo incarico. Come invece potrebbe essere ridimensionato in quello attuale o assumere un ruolo prettamente di consulenza.
È certo però che il tempismo delle voci giochi un fattore importante: il manager ha infatti da sempre ricoperto ruoli di spicco per un lungo lasso di tempo all’interno del gruppo d’Oltralpe. Solo da Louis Vuitton ha ‘occupato’ la poltrona di presidente e CEO per ben dieci anni prima dell’arrivo dell’italiano Pietro Beccari a gennaio 2023. Tra i tanti incarichi, Burke è stato anche CEO di Dior, Fendi e Bulgari. Nel gennaio 2021 è diventato presidente non esecutivo del consiglio di amministrazione di Tiffany, dal febbraio 2023 è consigliere strategico del presidente.