Nel 1936 Gabriele d’Annunzio definisce Mario Buccellati il ‘Principe degli Orafi’. È al giovane orafo milanese, infatti, che il Vate si affida per la realizzazione di monili e gioielli, destinati alla quotidianità o come dono. E se la relazione tra d’Annunzio e la maison di gioielleria, che oggi fa capo al Gruppo Richemont è documentata dalle oltre 80 lettere, che sono conservate nel rinnovato archivio di Buccellati a Milano, fino al 18 giugno sarà possibile visitare a Venezia The Prince of Goldsmiths, Rediscovering the Classics, un’inedita e affascinante retrospettiva sull’eccellenza e la maestria orafa della maison. Con la curatela di Alba Cappellieri, professore ordinario al Politecnico di Milano dove è direttore del Master internazionale in Jewellery & Accessories Design e con un impianto espositivo firmato Balich Wonder Studio, l’esposizione ripercorre la storia della maison tra avanguardia e rispetto per la tradizione, come a dimostrare che senza passato non c’è futuro. Il percorso, che si apre con un omaggio alle quattro generazioni di creativi, Mario, Gian Maria, Andrea e Lucrezia, spazia dalle galanterie del Novecento ai capolavori in argento fino alle collezioni di gioielli icona, che riflettono le quattro principali tecniche distintive della Maison: Tulle, Pizzo, Incisione e Incatenature, testimonia l’indissolubile legame tra Buccellati e la contemporaneità come spiega in questa intervista, Gianluca Brozzetti, vicepresidente esecutivo di Buccellati.
La storia di Buccellati si intreccia con quella del Paese da oltre 130 anni, con The Prince of Goldsmiths riportate l’attenzione sui classici della maison…come è nata questa iniziativa e quali sono i temi principali della narrazione?
Buccellati è stata fondata da Mario Buccellati nel 1919. È quindi una azienda con oltre 100 anni di storia nel gioiello e negli argenti, interprete di una tradizione tutta italiana, rinascimentale e veneziana, della lavorazione dei materiali preziosi quali l’oro, l’argento e ovviamente le pietre. Da circa dieci anni abbiamo posto una particolare attenzione a ricostituire il nostro archivio storico, catalogando oltre 20mila disegni, decine di migliaia di preventivi cliente, i registri prodotto originali di Mario, il carteggio con Gabriele D’Annunzio, cataloghi, editoriali e libri sulla maison. E ovviamente il prodotto: abbiamo iniziato a collezionare i prodotti storici del tempo di Mario, di Gianmaria, di Federico…ricomprando dal mercato le cose più belle. In occasione del centenario abbiamo pubblicato un bellissimo libro, con editore Assouline, che racconta la storia, i prodotti e tutto quanto questa azienda ha fatto. Ora con la mostra The Prince of Goldsmith, abbiamo pensato di presentare i 100 anni di storia in versione tridimensionale, con i prodotti di ieri e di oggi, con una presentazione immersiva e digitale affidata alla art direction di Marco Balich e il suo team, capace di coinvolgere e parlare a tutti i clienti di oggi più giovani e meno giovani. A Venezia, città d’arte e di artigianato da secoli che tanto ha ispirato le generazioni dei creativi Buccellati a partire da Mario fino ai giorni nostri.
Dopo Venezia, dove andrà la retrospettiva?
Per ora la mostra resterà aperta a Venezia per circa due mesi, offrendo al pubblico italiano e straniero, che visiterà la città, la possibilità di poter vedere alle Oficine 800 della Giudecca i gioielli e gli argenti di ieri e di oggi. Dopo Venezia vedremo, ma sicuramente pensiamo che The Prince of Goldsmith potrà viaggiare in America, in Asia e in Middle East nei prossimi due o tre anni per raccontare la storia di una dei principali gioiellieri e argentieri italiano. E far conoscere così ancora meglio la nostra storia alle nuove generazioni e ai nuovi clienti nei vari mercati dove siamo già presenti.
Com’è oggi Buccellati?
Oggi Buccellati è una azienda rimasta fedele al suo spirito originario nel prodotto e nello stile. Il nostro presidente onorario e direttore creativo è Andrea Buccellati, quindi forte presenza della famiglia e del Dna originario. Sono presenti anche altri componenti della famiglia, quali Maria Cristina Buccellati, sorella di Andrea e Direttrice della Comunicazione; Luca Buccellati, cugino di Andrea, responsabile del rapporto con i grandi clienti; Lucrezia Buccellati, figlia di Andrea, co-designer con suo padre e brand ambassador in America e nel resto del mondo. Ovviamente negli ultimi dieci anni siamo molto cresciuti, ci siamo organizzati managerialmente con tutto ciò che serve ad un marchio del lusso per competere sui mercati di tutto il mondo. Oggi il nostro azionista è il Gruppo Richemont, che sapientemente sostiene il nostro sviluppo, ma rispettando in modo totale lo spirito della Maison e la tradizione di famiglia.
Qual è il futuro di Buccellati?
Continuare ad essere sé stesso, nei suoi prodotti, nella sua artigianalità, nei suoi prodotti rigorosamente Made in Italy e nelle sue strategie, per fare di Buccellati una maison importante nei mercati internazionali, ma sempre nel rispetto dei suoi valori di origine. In particolare, nella produzione stiamo facendo importanti investimenti in tre nuovi atelier, due a Valenza acquisiti a fine 2023 e uno completamente nuovo in costruzione a Valbrona, vicino al lago di Como e dove abbiamo già uno dei nostri atelier. Nell’arco dei prossimi tre anni assumeremo oltre 200 nuovi artigiani apprendisti nei nostri atelier, grazie anche alla nostra collaborazione con la Scuola Orafa Ambrosiana, dove con il nostro supporto organizziamo corsi per giovani apprendisti su incisione, una delle tecniche principali per i prodotti Buccellati, ma anche veri e propri masters in Goldsmithing che permettono di apprendere a 360° tutte le tecniche orafe.
Quali sono gli obiettivi da raggiungere? L’arrivo di Luchsinger è collegato al desiderio di crescere nell’area Asia-Pacific?
Gli obiettivi sono ambiziosi, ma sempre rimanendo realistici per continuare a garantire lo stile e la qualità dei prodotti, rigorosamente fatti a mano e quindi avendo un limite intrinseco alla crescita. L’arrivo di Nicolas Luchsinger quale CEO della maison, fa parte di un nomale avvicendamento delle posizioni manageriali dell’azienda. Io, Gianluca Brozzetti, da 10 anni CEO di Buccellati, sono stato nominato Vicepresidente esecutivo con la missione di garantire il miglior inserimento di Nicolas in azienda, e garantire così la continuità strategica della maison. L’Asia Pacific già rappresenta per Buccellati una importante fetta di business, conquistata negli ultimi 5/6 anni grazie alla apertura di numerosi negozi monomarca, direttamente controllati, nelle principali città quali Hong Kong, Singapore, Macau, Beijing, Shanghai, Seoul, Tokyo, Taipei e numerose altre città metropoli in Mainland China