Le azioni di Adidas volano in Borsa a Francoforte, mettendo a segno un +9% a metà mattinata. Il balzo in avanti è da attribuirsi al miglioramento dell’outlook sugli utili per l’anno in corso dopo la pubblicazione dei dati trimestrali. Nel primo trimestre, il colosso tedesco dello sportswear ha riportato una performance “migliore del previsto” con un utile operativo trimestrale ha raggiunto i 336 milioni di euro, in aumento rispetto ai 60 milioni dell’anno precedente, quando era stato colpito dalla rottura con Kanye West e dalla cessazione della sua attività Yeezy.
Per il 2024 Adidas ha dichiarato di aspettarsi un utile operativo di circa 700 milioni di euro, in aumento rispetto ai 500 milioni di euro precedentemente previsti. La cifra, tuttavia, è ancora inferiore alla stima media degli analisti di 871 milioni di euro. Si prevede che le vendite neutrali rispetto alla valuta aumenteranno di una percentuale a una cifra medio-alta nel 2024, rispetto a un tasso medio a una cifra.
Le previsioni positive sul 2024 arrivano un mese dopo che Adidas ha registrato la sua prima perdita annuale in più di tre decenni, a causa di perdite consistenti legate alla linea di prodotti Yeezy e alla complessa gestione delle giacenze (elevate) negli Usa. Già allora, tuttavia, il CEO di Adidas, Bjørn Gulden aveva rassicurato il mercato dichiarando di essere certo di riuscire ‘a far tornare’ Adidas: “Dovremmo già vedere una certa crescita nel primo trimestre, ma mi aspetto che la progressione sia più netta nella seconda metà dell’anno”. Il gruppo di Herzogenaurach dovrebbe poi ritrovare una crescita a due cifre nel 2026.
Proprio riguardo alla linea Yeezy, il colosso ieri ha comunicato di aver venduto altri 150 milioni di euro di prodotti Yeezy nel trimestre, per un utile operativo di circa 50 milioni di euro. Le rimanenti scorte dell’inventario saranno probabilmente vendute, spiega la società, per circa 200 milioni di euro entro la fine dell’anno, ma senza “alcun ulteriore contributo agli utili durante il resto dell’anno”.
Adidas ha affermato che continuerà ad aspettarsi effetti valutari sfavorevoli che peseranno sulla sua redditività quest’anno, una tendenza che, secondo lei, colpirà “sia i ricavi dichiarati che lo sviluppo del margine lordo nel 2024”.