Per anni i player del settore, eccellenze riconosciute a livello internazionale, si sono contesi a suon di licenze. Oggi preferiscono investire in realtà manifatturiere specializzate, solidi marchi di proprietà e tandem hi-tech.
L’eyewear italiano cambia punto di vista. Per molti anni i grandi player del settore si sono sfidati a suon di licenze sottoscritte con i fashion brand di alta gamma tra annunci, rinnovi e interruzioni. Un rimescolare di carte continuo che ha funzionato fin quando i due colossi del lusso globale, Lvmh e Kering, non hanno scelto di giocare in proprio fondando, rispettivamente, Thélios e Kering Eyewear, gestendo così internamente la realizzazione delle linee eyewear di maison come Dior, Fendi, Gucci e Saint Laurent. Sebbene la partita delle licenze resti ancora aperta è interessante constatare come recentemente molte aziende abbiano scelto di diversificare le proprie strategie.
IL VALORE DEL KNOW HOW
Nel dicembre del 2022 De Rigo ha comunicato l’acquisizione della divisione eyewear di Rodenstock. L’accordo con il gruppo tedesco produttore di lenti oftalmiche biometriche basate su tecnologie all’avanguardia ha visto un investimento legato al know how produttivo. De Rigo ha così fatto proprie nuove risorse e competenze, oltre a vedere l’ingresso nel proprio portfolio dei marchi Rodenstock Eyewear e Porsche Design Eyewear, in aggiunta agli house brand Lozza, Police, Sting e Yalea.
Specularmente lo scorso novembre Marcolin ha reso nota l’acquisizione di Ic! Berlin GmbH, realtà dell’occhialeria indipendente fondata a Berlino nel 1996. L’azienda gestisce internamente la progettazione, la prototipazione, la produzione e l’assemblaggio delle proprie montature di lusso, da vista e da sole. Marcolin ha così integrato circa 140 dipendenti localizzati principalmente nell’headquarter di Berlino, nello stabilimento produttivo e nelle due filiali in Giappone e Stati Uniti. L’acquisizione è scaturita con l’obiettivo di aumentare l’expertise di Marcolin nella lavorazione del metallo e ampliare il portafoglio dei marchi di lusso. Ic! Berlin affianca così Web Eyewear tra gli house brand dell’azienda di Longarone.
Investire in aziende famose per la propria expertise manifatturiera è una mossa che ha visto partecipi anche Kering Eyewear e Thélios. La prima ha comprato Lindberg, produttore di occhiali ultra leggeri e di design specializzato nell’uso del titanio, nel 2021. Lo scorso anno Kering Eyewear ha inoltre acquisito il 100% del capitale della francese Unt – Usinage & Nouvelles Technologies. Fondata nel 1989 a Morbier, Unt è un’azienda specializzata nella produzione di componenti metalliche e meccaniche di precisione per l’intero settore dell’occhialeria di alta gamma.
Due anni fa Thélios ha acquisito la storica azienda Metallart, fondata nel 1976, operante nella lavorazione artigianale del metallo con sede a Cima Gogna di Auronzo. Metallart è specializzata nella lavorazione del metallo con tecniche artigianali come quelle del trancio e conio. “Un’operazione che conferma (…) la ferma volontà della società di valorizzare attraverso investimenti strategici il know-how d’eccellenza presente nel distretto dell’occhialeria bellunese”, dichiarava la realtà eyewear di Lvmh. Lo scorso novembre Thélios ha sorpreso gli addetti ai lavori annunciando l’acquisizione di Barton Perreira, azienda californiana celebre nel settore dell’occhialeria di lusso fondata nel 2007.
COLLABORAZIONI HI-TECH
“Oggi le priorità sono sicuramente i brand americani di proprietà Smith e Blenders e, ovviamente i due marchi Carrera e Polaroid”, ha dichiarato l’AD di Safilo, Angelo Trocchia durante la recente edizione della fiera di settore Mido. Nonostante lo storico gruppo vanti un cospicuo numero di licenze ha compreso quanto sia importante investire nei propri house brand, sperimentando collaborazioni inedite come quella con Amazon per i nuovi occhiali smart di Carrera con Alexa. Il legame con la tecnologia è anche alla base della partnership tra Ray-Ban (EssilorLuxottica) e Meta da cui hanno preso vita gli occhiali da sole dotati di intelligenza artificiale e funzione live streaming, entrambe integrate. Gli smart glasses sono stati al centro di una campagna mondiale che ha amplificato ulteriormente la brand awareness di Ray-Ban tra tra Gen Z e gli appassionati di hi-tech.
NUOVI HOUSE BRAND
Oltre a potenziare i marchi di proprietà già in essere, i player dell’eyewear stanno arricchendo i propri portfolio con nuovi brand. Nel 2022 Maui Jim, azienda indipendente di occhiali di alta gamma fondata nel 1987, è stata comprata da Kering Eyewear. Lo scorso anno Thélios ha annunciato la sua prima acquisizione rilevando lo storico brand francese di occhiali outdoor di fascia alta Vuarnet. Non si tratta di un’acquisizione ma va oltre lo status di canonica licenza l’accordo che Marcolin ha sottoscritto con The Estée Lauder Companies per Tom Ford eyewear. L’accordo di licenza è stato infatti definito “perpetuo” a fronte del pagamento da parte di Marcolin di 250 milioni di dollari.