Primark alza gli stipendi dei dipendenti che lavorano negli store nel Regno Unito. Come annunciato nella giornata di ieri dal colosso europeo dell’ultra fast fashion, dal prossimo 1° aprile circa 27mila lavoratori riceveranno un aumento del 9,1% sulla propria retribuzione. Nello specifico, l’aumento sarà di 12 sterline (14,04 euro al cambio corrente) per chi lavora in Inghilterra, Scozia e Galles, mentre di 12,56 sterline solo per chi lavora a Londra.
La decisione del player di proprietà di Associated British Foods (Abf) segue quanto stabilito dal governo del primo ministro inglese Rishi Sunak, che ha alzato il salario minimo legale da 10,42 sterline a 11,44 sterline all’ora per i lavoratori di età pari o superiore a 21 anni. Per i lavoratori a tempo pieno, la manovra del governo significherà un aumento pari a 1.800 sterline all’anno. Si tratta del più sostanzioso aumento da quando il salario minimo è stato introdotto dal governo laburista di Tony Blair nel 1998.
Gli aumenti salariali sono tenuti sotto stretta osservazione dalla Banca d’Inghilterra, che monitora – come si legge su Reuters – “gli accordi salariali per valutare se la pressione inflazionistica nell’economia britannica si sia attenuata a sufficienza da consentire la riduzione dei tassi di interesse, al loro livello più alto negli ultimi 16 anni”.
Il gruppo britannico, che possiede anche una divisione di alimentari, ha chiuso lo scorso full year, conclusosi al 16 settembre 2023, con un aumento delle vendite del 15% a quota 19,8 miliardi di sterline. Un risultato, come sottolineato nel report finanziario, in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi in tutte attività del gruppo, al fine di mitigare gli alti livelli di inflazione. Il solo settore retail ha inciso sui ricavi del gruppo per circa 9 miliardi.