L Catterton ha reso noto di aver lanciato sabato un’Opa totalitaria amichevole sulle azioni di Tod’s che ha come obiettivo il delisting del gruppo marchigiano da Piazza Affari. Nel dettaglio, come specifica la società di private equity di cui Lvmh è titolare di una minoranza di investimenti, l’offerta pubblica di acquisto volontaria sulle azioni di Tod’s spa è stata lanciata dalla società Crown Bidco Srl, società interamente controllata da un fondo privato gestito da una società affiliata di L Catterton.
“Crown Bidco srl è l’unico offerente dell’offerta – specifica la nota – e, in quanto tale, l’unico soggetto che acquisterà e pagherà le azioni portate in adesione nel contesto dell’Offerta, attraverso conferimenti di capitale nell’Offerente che saranno effettuati dai fondi L Catterton”.
Diego Della Valle e Andrea Della Valle aderiranno all’offerta con una quota delle proprie azioni (rappresentanti il 10,45% del capitale sociale di Tod’s) e non conferirà le restanti azioni. I Della Valle manterranno il controllo esclusivo su Tod’s. Delphine sas, una controllata di Lvmh e azionista di minoranza, manterrà la partecipazione esistente. Inoltre, precisa ancora la nota di L Catterton, “Della Valle, il socio di minoranza e L Catterton sono definiti ai sensi di legge come soggetti che ‘agiscono di concerto’ nell’ambito dell’offerta, in ragione di alcuni impegni che assumeranno come azionisti di Tod’s, anche in relazione alla fusione finalizzata al delisting di Tod’s”.
L’offerta annunciata, spiega il comunicato pubblicato ieri, riguarda un massimo di 11.913.128 azioni ordinarie di Tod’s rappresentative del 36% del capitale sociale dell’emittente, per un corrispettivo pari a 43 euro ad azione, oltre a un premio del 17,59% sul prezzo di Borsa di venerdì scorso a 36,4 euro (+20,58% rispetto alla media degli ultimi 12 mesi), per un valore complessivo dell’operazione di 512 milioni di euro. In caso di successo dell’Opa ai soci di maggioranza resterà il 54% del capitale sociale. L Catterton diventerà titolare indirettamente del 36% e a Delphine, azionista di minoranza, andrà il 10 per cento. Il delisting, aggiunge la nota, “è un presupposto per assicurare il perseguimento dei programmi futuri di crescita e il rafforzamento dell’emittente”.
La mossa segue un tentativo fallito nel 2022 da parte dei Della Valle, che possiedono il 64,5% di Tod’s, di portare l’azienda alla privatizzazione. Allora l’offerta non ha raggiunto la soglia richiesta.
Attualmente, la famiglia Della Valle detiene il 64% del gruppo Tod’s, mentre Lvmh controlla il 10% del capitale (il gruppo aveva aumentato nel 2021 la sua quota passando dal 3,2% ad appunto il 10 per cento). Come ricorda la stampa finanziaria, il gruppo Tod’s è stata la prima azienda italiana dell’alta gamma a quotarsi a Piazza Affari. Nel 2023 i ricavi (dati preliminari annunciati il 24 gennaio scorso) sono arrivati a 1,13 miliardi di euro, in crescita dell’11,9% rispetto al 2022 (+14% a cambi costanti), grazie alla spinta della regione chiave della Greather China.
In Borsa il gruppo Tod’s sta guadagnano oltre 17 punti percentuali. Come riporta Il Sole 24 Ore, gli analisti di Equita hanno riferito che “il prezzo di 43 euro si confronta con il nostro target fondamentale di 35,5 punti e con il prezzo di 40 euro per azione offerto dall’azionista di maggioranza nell’Opa di agosto 2022. Rispetto all’offerta precedente riteniamo che la minaccia della fusione sia ora più credibile in quanto l’azionista di maggioranza e anche l’azionista di minoranza si sono impegnati con l’offerente a votare a favore della stessa”.