Il ritorno di Tag Heuer nel mondo dell’eyewear è stato celebrato con un evento esclusivo organizzato nei giorni scorsi a Milano in collaborazione con Thélios, società esperta nell’eyewear di Lvmh. Nel corso della serata il noto cantautore italiano Mahmood si è esibito con una performance dei suoi più grandi successi eseguiti insieme al dj Addal.
“È stato il mercato a chiederci di tornare nel settore eyewear – ha spiegato a Pambianconews Julien Tornare, neo CEO di Tag Heuer -, eravamo a conoscenza della legittimità del brand nell’occhialeria il cui business ha rappresentato in passato un ottimo volano di successo ed è nostra intenzione rilanciarlo in una modalità ancor più esclusiva. Proprio per questo abbiamo bisogno del miglior partner possibile, motivo per cui ci siamo affidati all’expertise di Thélios con cui con condividiamo molti valori. La collezione rispecchia la medesima filosofia di eccellenza che caratterizza i nostri orologi, abbiamo scelto di prenderci il tempo necessario per sviluppare la linea eyewear e ora siamo orgogliosi di presentarla”.
“Siamo focalizzati nel creare prodotti e distribuzione che non pongono mai compromessi nell’eccellenza – ha dichiarato Alessandro Zanardo, CEO di Thélios -. Con Tag Heuer ci siamo spinti al di là dei nostri confini per creare una collezione che va oltre il fashion luxury, nostro ambito principale, studiando insieme nuove soluzioni in termini di materiali, tecnologie e tecniche che vanno al di fuori non solo del nostro perimetro ma dell’eyewear in generale. Per farlo abbiamo dovuto acquisire delle expertise che non avevamo, è stato un processo lungo con un focus importante sulla ricerca dello sviluppo. La parola chiave che ci ha accomunato è la ‘precisione’, non solo nell’esecuzione ma nel linguaggio per descrivere la collezione. Ci siamo armati delle competenze necessarie per supportare questo progetto e siamo molto contenti del risultato finale che ci ha anche arricchiti come impresa”.
“Ci siamo dati come obbiettivo per scegliere i prodotti che o il processo o i materiali dovessero essere innovativi, mai usati nell’eyewear – ha raccontato Renato Montagner, creative director della collezione -. La collezione segue il concetto di ‘Technique d’avanguar’, speculare al dna di Tag Heuer. I materiali sono il primo punto di partenza, abbiamo la grafite riciclata combinata con il bio-nylon (non ottenuto da petrolio ma da olio di ricino), sono presenti la fibra di carbonio, la fibra dyneema di enorme resistenza, usata anche per i cavi dei paracaduti dello Space Shuttle, il titanio, il sughero riciclato e l’avional (alluminio di derivazione aeronautica). Nessuno era mai riuscito a lavorare il metallo in questa maniera con un foglio da 0,9 millimetri formato con una speciale attrezzatura in Svizzera. C’è stato un crossover importante di fornitori, esperienze e materiali che crea un’estatica unica, non si tratta solo di occhiali ma di un processo di design industriale. È una linea sartoriale, unisex, ispirata al genere umano; il fit può essere apprezzato da uomini e donne per un utilizzo che va oltre la performance, la definizione è molto fluida”.
“La collezione eyewear è legata al cliente Tag Heuer, una linea eyewear di alta gamma, innovativa e avant-garde realizzata con nuovi materiali confortevoli. Una linea pensata per essere indossata durante l’attività sportiva ma anche per andare in ufficio, corrisponde quindi alle modalità d’uso dei nostri orologi. Combiniamo eleganza e tecnologia puntando sempre all’eccellenza”, ha dichiarato Tornare anticipando che, dopo la presentazione alla Lvmh Watch Week di Miami e l’evento a Milano, la collezione eyewear approderà al Watches and Wonders di Ginevra.
“Inizieremo a distribuire la linea dalla metà di marzo in alcune selezionate boutique Tag Heuer, in seguito gli occhiali saranno presenti una rete molto limitata di ottici nel mondo co focus su Emea e Stati Uniti”, ha specificato Zanardo. ”