Gap chiama uno storico stilista per dare nuova linfa vitale al suo portafoglio di label. Il gruppo americano ha scelto Zac Posen come proprio direttore creativo, lasciandosi alle spalle la sfortunata liason con il rapper Ye e la sua Yeezy. Il designer è stato nominato non solo creative director dell’omonimo marchio ammiraglio e degli altri che compongono il parterre, ma anche vicepresidente esecutivo del player e chief creative officer del marchio Old Navy.
“Sono entusiasta di dare il benvenuto a Zac Posen, uno dei designer più celebri d’America, all’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo per Gap – ha dichiarato il presidente Richard Dickson, presidente e CEO della società, nella nota pubblicata sul sito web -. La sua competenza tecnica e la sua nitidezza culturale hanno costantemente evoluto la moda americana, rendendolo perfetto per l’azienda nell’accendere una nuova ondata di creatività in tutto il portafoglio e rinvigorire i nostri marchi storici”.
In qualità di chief creative officer di Old Navy, l’obiettivo immediato di Posen – si legge ancora nella nota – sarà quello di guidare il design, il merchandising e il marketing per “il secondo marchio di abbigliamento più grande negli Stati Uniti e il marchio più grande di Gap Inc”. Posen lavorerà, con sede a San Francisco, riportando direttamente ad Haio Barbeito, presidente e amministratore delegato della label.
In qualità di direttore creativo di Gap, Posen fungerà da curatore culturale e partner creativo di Dickson, unendosi al team di leadership esecutiva dell’azienda. La nomina di Posen segue quelle di Eric Chan nel ruolo di chief business and strategy officer e Amy Thompson come chief people officer, mentre il gruppo, dichiara, tenta di rafforzare il management dell’azienda reclutando talenti e mirando “a una nuova era di rigore operativo e finanziario, ringiovanimeno del marchio e rilevanza culturale”.
Si tratta per la prima volta di una figura trasversale per Gap, che ha affidato a Posen la supervisione creativa di tutte le realtà in portafoglio trasformandolo, fa notare Vogue Business, nell’incarico di più alto profilo per l’azienda da anni, almeno da quando Patrick Robinson aveva lasciato il suo ruolo di head designer nel 2011. Lo stilista, inoltre, arriva in un momento complesso e di trasformazione per il gruppo a stelle e strisce, ma non è stata certamente una scelta scontata.
Posen, infatti, la cui maison aveva chiuso i battenti nel 2019 dopo quasi vent’anni (e il cui nome e proprietà intellettuali sono poi passati nelle mani di Centric Brands), è noto soprattutto per le creazioni da red carpet, ambiente ben lontano dall’immaginario e dal target di Gap. Dal 2014 al 2020, inoltre, Posen è stato la guida creativa del luxury brand Brooks Borthers, entrato poi nell’orbita di Authentic Brands Group. Nel mondo dello spettacolo della tv, inoltre, ha guadagnato popolarità nel ruolo di giudice dello show ‘Project Runway’ e ha recentemente contribuito ai costumi della serie ‘Feud’ di Ryan Murphy.
Dal canto suo, Gap è reduce da un momento di crisi che l’ha visto negli ultimi anni navigare in cattive acque, mostrando evidenti difficoltà nello stare al passo con le nuove dinamiche del mercato, arrancando tra i competitor del fast fashion e le nuove abitudini d’acquisto post-Covid. Non da sottovalutare, poi l’impatto del divorzio da Ye e la label Yeezy, che ha persino visto il coinvolgimento di Balenciaga, originariamente nata come partnership decennale e poi terminata tra le polemiche, dopo aver contribuito significativamente alle (mancate) entrate del marchio.
Il rebranding aziendale, sia sul fronte prodotto sia sul fronte dirigenziale, è emerso in particolare proprio la scorsa estate con l’assunzione del CEO Dickson, arrivato da Mattel a sostituire Sonia Syngal e in virtù della sua fortunata esperienza con i suoi marchi tra cui l’iconico Barbie. La nomina di Posen, dunque, si inserisce in un più ampio piano di rilancio del player, tra un rinnovamento dell’imprinting creativo a una serie di ingressi nel board che promette di aprire un nuovo capitolo per il player americano.