C’è la pressione finanziaria connessa ad affitti troppo alti alla base delle difficoltà del gruppo tedesco KaDeWe. L’azienda, controllante dell’omonimo department store berlinese e delle insegne Alsterhaus (Amburgo) e Oberpollinger (Monaco di Baviera) ha infatti avviato la procedura di insolvenza.
A pesare sono appunto i canoni di locazione troppo alti, difficilmente sostenibili anche a fronte di un fatturato annuale in positivo, che la stampa internazionale colloca a poco meno di 730 milioni di euro. “Gli affitti esorbitanti a Berlino, Amburgo e Monaco di Baviera rendono quasi impossibile un’attività redditizia a lungo termine”, ha dichiarato KaDeWe, in orbita al gruppo thailandese Central Group, ma con una quota del 49,9% in mano dalla società immobiliare austriaca Signa. Quest’ultima, a sua volta, ha dichiarato bancarotta a fine novembre.
“Non c’è dubbio che il gruppo possa avere un futuro solido con affitti normali”, ha spiegato il CEO Michael Peterseim, evidenziando come tutti e tre i negozi tedeschi abbiano registrato vendite in aumento. Al momento, i punti vendita continueranno a rimanere aperti.
Rispetto all’esercizio 2018-19, i canoni d’affitto nelle diverse città tedesche risulterebbero più onerosi di quasi il 37 per cento. “L’insolvenza non ha nulla a che fare con la fine dell’azienda. In questo caso rappresenta un’opportunità per liberarsi dai costosi canoni di locazione”, ha aggiunto l’AD della Berlin-Brandenburg Retail Association, Nils Busch-Petersen, fiducioso rispetto alle prospettive future di KaDeWe.