Si è chiusa a quota 3.600 visitatori la 94esima edizione di Pitti Immagine Filati, tra compratori e giornalisti, agenti e fornitori. In scena a Firenze, la manifestazione ha registrato nello specifico un’affluenza di 3mila buyer, di cui circa 1.170 esteri, il 3% in più dello scorso gennaio, quando il dato segnava 2.850 presenze. La rassegna ha presentato le collezioni di filati per la stagione primavera-estate del 2025 disegnate e prodotte dalle migliori filature italiane e internazionali, per un totale di 115 espositori.
Nel ranking delle presenze internazionali, ai primi posti si trovano Francia, Gran Bretagna, Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti, Spagna, Cina continentale, Giappone e Olanda. Proprio il forte aumento dei compratori asiatici (ai già citati paesi vanno aggiunti Corea del Sud e Cina-Hong Kong) è forse l’elemento che ha caratterizzato questa tornata del salone
e che rappresenta – spiega la manifestazione in una nota – “anche un buon viatico per l’edizione del prossimo giugno, quando la scena sarà per le collezioni invernali, quelle che mediamente pesano di più sui volumi e i fatturati dei produttori”.
“Feedback molto positivi registrati tra buyer, stampa e operatori anche per il nuovo Spazio Ricerca Milestone, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, laboratorio di creatività del salone e vero osservatorio sperimentale per i trend del future; così come molto apprezzate sono state l’area speciale CustomEasy, curata da Maurizio Brocchetto e dedicata alla customizzazione nel mondo della maglieria luxury, Knit Club, con la sua selezione di alcuni dei migliori maglifici, e la partecipazione di D-House, laboratorio urbano dei settori fashion, design e automotive – continua l’organizzazione -. Tanto pubblico e apprezzamenti anche per Vintage Selection, salone nel salone e valore aggiunto per gli operatori arrivati alla Fortezza da Basso.
“Gli espositori hanno lavorato a ritmi molto alti e concentrati grazie alla presenza di compratori motivati, competenti e con capacità di spesa – ha aggiunto Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine -. Non è solo una questione di numeri, che pure ci fanno piacere anche stavolta: basta scorrere l’elenco delle presenze per rendersi conto che, da anni, tutti gli uffici stile delle grandi maison della moda e del lusso e i migliori maglifici internazionali non saltano neppure un’edizione del salone. E non si parla solo di moda in senso proprio: Pitti Filati è visitato anche dai responsabili stilistici di prestigiose aziende dell’interior e home design e da altri professionisti della creatività industriale, come quella dell’automobile”.
“Pitti Filati è una fiera diversa dalle altre – ha concluso Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – poiché gli altissimi contenuti tecnici e manifatturieri si uniscono alla capacità di evocare e rappresentare anche il glamour della moda, che ormai non è più scindibile da una consapevole sensibilità verso i temi della sostenibilità variamente declinati”.