“Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024, ebbene da Pitti Uomo 105 sono arrivati messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze abbiamo registrato una diffusa, grande energia e, insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati”. A parlare è Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine, che, commentando i dati di chiusura della manifestazione dedicata al menswear, ha aggiunto: “Mi riferisco alla qualità delle collezioni e all’impegno delle aziende nell’aggiungere a ogni stagione novità stilistiche e/o di materiali in sintonia con le nuove tendenze del consumo; alla capacità da parte dei migliori retailers e compratori di selezionare gli ordini secondo logiche curatoriali che si integrano – senza subordinarsi – con le necessità commerciali, dando così opportunità e visibilità alle sperimentazioni, alle nuove generazioni, alla ricerca moda”.
L’edizione conclusa lo scorso 12 gennaio ha registrato compratori esteri in aumento del 4% circa in termini di persone e di quasi il 6% in termini di punti vendita rispetto a gennaio 2023. Il dato italiano è invece in leggero calo, circostanza ampiamente prevista considerati i rallentamenti del mercato interno, registrati soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi. Il dato finale dei soli buyers ha raggiunto le 13mila unità, con gli esteri intorno a quota 4.700. I primi Paesi in ordine di affluenza (persone) sono: Germania, Olanda, Regno Unito, Turchia, Spagna, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia e Cina.