Il Maglificio Liliana, cui fanno capo i brand Lorenzoni, Impulso e Montechiaro, chiuderà il 2023 in crescita tra il 7% il 10 per cento. “Siamo abbastanza soddisfatti sebbene inizialmente avessimo stimato qualcosa in più ma a casa delle varie crisi, dell’inflazione e del caldo nei mesi di ottobre e novembre il sell out non è partito così bene, abbiamo avuto meno riassortimenti di quelli che ci aspettavamo nella piattaforma b2b”, spiega a PambiancoTV Andrea Lorenzoni, CEO dell’azienda insieme alla sorella Elisa, durante la recente edizione di Pitti Uomo.
I tre marchi contribuiscono in egual misura al turnover dell’azienda che ha portato in Fortezza da Basso tutte le collezioni autunno-inverno 2024. “L’export rappresenta il 65% delle nostre vendite, tra i mercati fondamentali c’è il Giappone, area in cui le nostre maglie tridimensionali Lorenzoni e i puri cashmere sono molto apprezzati. Cresciamo in Usa e Canada mentre è un po’ in flessione l’Europa, soprattutto in Germania, data la crisi per gli elevati costi energetici legati all’inflazione”, spiega Lorenzoni.
Il Maglificio Liliana investe da sempre sul territorio, sostenendo piccoli laboratori con macchinari che vengono dati in comodato, ciò salvaguardia l’indotto produttivo nella zona tra Lombardia e Veneto. Il manager ritiene siano importanti proprio per realizzare le famose maglie 3D indossate da clienti che, soprattutto in questo periodo, “ci piace pensare siano uomini garbati e gentili”.
L’azienda ha inoltre in serbo una novità strutturale importante: “Abbiamo appena acquistato uno showroom in via Tortona 31 a Milano in cui entreremo tra marzo e maggio, speriamo di inaugurarlo durante il Fuorisalone con la stagione estiva”.
Per quanto riguarda la collezione Lorenzoni, Elisa Lorenzoni delinea le principali linee stilistiche: “L’ispirazione è tratta da un luogo mistico e magico, il Bosco del Sasseto, nell’alto Lazio, in cui è ambientato anche il film di Matteo Garrone ‘Il racconto dei racconti’. Un elfo contemporaneo popola la collezione, i capi ricordano questo ambiente grazie a cromie naturali come il verde bottiglia, il navy, il beige e l’apricot”.
I capi più speciali sono quelli 3D: “Sono frutto di un’attenta ricerca per proporre qualcosa di nuovo, lontano dalle tendenze ma di fatti una nostra tendenza. Sono indumenti realizzati da un personale specializzato e macchine di ultima generazione cui si aggiunge l’esperienza delle manualità artigiane. Ci sono colori molto accesi abbinati al blu e al nero, affiancati da rosso, giallo e verde. Abbiamo però anche una proposta più neutra per persone che vogliono distinguersi senza osare troppo”, spiega la CEO.
Gli spazio all’interno della Fortezza da Basso spiccano per l’originalità con cui sono stati arredati: “Abbiamo voluto dedicare l’immagine dello stand proprio alla capsule tridimensionale, pensata come forma di arredamento. Abbiamo realizzato degli arazzi esposti come opere d’arte. Magari un giorno introdurremo anche una linea di cuscini e coperte che richiameranno queste opera”, conclude Elisa Lorenzoni.